Ero stato a Colonna un pomeriggio di Luglio del 2005. Veniva presentato il restauro e l'esposizione del tram Urbinati 402. Fu una bellissima festa: sia per le persone presenti (molte famose per i trammofili), sia per le cose che vidi, sia.......per le cose buone da gustare. Ne scrissi un breve resoconto nella rubrica TdS. A fine serata il padrone di casa ci portò a vedere i suoi vagoni CWL. Mi congedai ascoltando il suo proposito di trasformare la vicina stazione della ex Roma-Fiuggi in un museo di materiale rotabile ferroviario. Sulla via del ritorno verso Napoli, ero conteso tra la speranza che ciò si potesse realizzare ed una certa perplessità, immaginando le gigantesche difficoltà che tale progetto avrebbe comportato.

Poi un giorno incominciano a scorrere nel forum di MT, le immagini dei lavori nella stazione di Colonna. Dopo poco arrivano i rotabili. Il sogno del signor Giuseppe Arena, del suo equipaggio e di tutti i soci dell' A.C.I.M.E.T., sta assumendo concretezza. L'operazione viene giustamente definita "L'impresa di Colonna". Ce n'è abbastanza per convincere un innamorato come me, della Roma Fiuggi a farvi un sopraluogo. Insieme con un gruppo di amici sono dunque ritornato a Colonna per vedere di persona i primi risultati dell'impresa di questi coraggiosi. Questa è la breve cronaca di una mattinata indimenticabile riuscita grazie alla cortesia e disponibilità del signor Arena.

Giunti sul piazzale della stazione fresca di restauro, abbiamo potuto osservare la situazione documentata dalla foto 1. Il piazzale è stato completamente liberato dall'orto abusivo e sono state riesumate le rotaie o ricostruite dove necessario. Gli scambi che erano "spariti", sono stati recuperati altrove dopo averne verificato la compatibilità. Sono state ricostruite le banchine sia per restituire alla stazione l'aspetto originario, sia per rendere agevole la visita agli ospiti. Il piazzale è pressocchè ingombro di tanto materiale rotabile e di certo molto di più di un giorno qualunque, quando era in servizio.

Sul primo binario, lato deposito merci e ritirate, sostano numerosi carri merci di varie tipologie costruiti tra il 1913 ed il 1921, quando la Ferrovia svolgeva altresì un apprezzabile servizio commerciale. Oggi alcuni di questi carri, sopportano il peso di alcune sale sempre di provenienza di questa amministrazione, che reggono l'insegna per annunziare il Museo ai passanti (vedi foto 2). Ci imbattiamo così in un interessantissimo locomotore, con la vocazione del trasporto merci. Non ci è completamente estraneo. Infatti al Parco Museo di Roma Ostiense, vi è conservato il numero 1. Qui invece è ospitato il numero 4 di quattro del 1916 riportato alla livrea originale (vedi foto 3). Degli altri due, uno andò distrutto in un incendio, mentre il quarto sta ......nel giardino di casa del nostro ospite. Procediamo. Mi avvicino all'ETR 801 (vedi foto 4), dopo essermi gustato la spiegazione dettagliata della nostra guida d'eccezione circa le complesse modalità che permisero di condurlo qui. Del resto MT ne ha parlato in diretta quel luglio del 2007. Ora il complesso bloccato che risale al 1953, è sottoposto ad un difficile restauro. La prospettiva è di restiruirgli la livrea originale con le due tonalità di marrone (vedi foto 5 con i saggi dei colori). Per darvi un'idea circa la meticolosità di questo lavoro, sono riusciti persino a ripristinare le serrandine del segmento che comprende il vano postale.

Arriviamo così di fronte all'elettromotrice passeggeri 434 del 1921 il cui restauro è stato completato (vedi foto 6). Veramente un capolavoro. Intanto vediamo alcuni collaboratori intenti alla ricostruzione di un carro merci (vedi foto 7). Si tratta di un veicolo proveniente da una ferrovia mineraria sarda. Si sta procedendo un po' ad intuito in quanto al momento, non esistono disegni dello stato di origine. Parrebbe trattarsi di un veicolo a trazione (incredibile) animale. Questo spot ci offre l'opportunità per ascoltare che il Museo vuole sconfinare dall'ambito del patrimonio della Roma-Fiuggi, raccogliendo anche veicoli di altre amministrazioni. Addirittura anche a scartamento ordinario per cui ci sarebbe un'idea di creare un tronchino di tal misura.

Per completare la relazione che certamente non può essere esaustiva, accenno ai numerosi reperti che sono depositati nell'area nord del FV. Si va da un semaforo ad ala (vedi foto 8) a comando meccanico alle sirene di allarme dell'ultima guerra passando per una serie di utensili molto sfiziosi. Tra questi mi ha colpito la sega per tagliare le rotaie ed un maxi trapano per forarle. Tutto con azionamento rigorosamente manuale.

Soddisfatti della visita e delle preziose informazioni ricevute, ci portiamo nel FV dove altre sorprese ci attendono. Vi entriamo per la porta dell'officina dove un banco di lavoro ospita in meticoloso ordine tutta una serie di attrezzi di ieri ma che servono ogni giorno. Una motocicletta della Wermacht, in eccellenti condizioni di conservazione, ci preannuncia ciò che vedremo al secondo piano. Ma non facciamo in tempo ad ammirarla che siamo distratti dalla presenza di un trolley della funicolare di Rocca di Papa nonchè da uno strumento a noi molto familiare (vedi foto 9). Lo avete riconosciuto? Passiamo quindi alla biglietteria completamente restaurata con lo sportello, gli orari, il telegrafo, il telefono e le foto di tutti i capi stazione che hanno diretto Colonna. C'è anche il papà del signor Arena.

Passiamo al secondo piano. Era la casa del capostazione. All'ingresso, grandi vetrine ospitano modelli di mezzi di trasporto, alcuni piuttosto rari e singolari. Entriamo nella prima delle due stanze ove ammiriamo alcuni plastici. Uno rappresenta il contesto di Colonna Stefer con la riproduzione anche della zona FS. Insomma un plastico che riflette la perfetta realtà, almeno quella di una volta. Io sono invece stato colpito da quello che riproduce una zona di Roma animata da tanti tram. Forse è un po' fantasioso ma l'abilità di chi l'ha realizzato, suscita la mia ammirazione (vedi foto 10).

Infine arriviamo in quella che forse era la camera da letto. Ebbene, grazie al signor Arena junior, appassionato di storia contemporanea, vi è stato ricreato il comando tedesco che verosimilmente prese posto proprio li. Vi sono i personaggi in divisa della Wermacht, una stazione radio con operatore, un tavolo da lavoro, riviste ed attrezzature militari tedesche per conferire alla scena un incredibile realismo. Restiamo tutti a bocca aperta ed abbiamo ormai esaurito la nostra pur ampia gamma di complimenti per i realizzatori di tutto ciò. Siamo stati molto tempo ed il nostro ospite veramente si è dedicato a noi. Sarebbe il momento di andare via. Ma, tradendo il mio carattere schivo e timido, mi faccio coraggio e chiedo di poter rivedere il tram Urbinati 402. In verità anche questo ci viene concesso (vedi foto 11 nella verzura).

Vi parlerei ancora della Roma-Fiuggi, di quello che abbiamo fatto nel resto della giornata, del deposito di Centocelle; ma mi rendo conto che mi sono fin troppo dilungato. Però torneremo presto a parlare di ciò che rimane di questa linea che il prossimo 29 Giugno sarà chiusa per fare posto al cantiere della linea C. Funzionerà solo il tratto Laziali-Giardinetti. Sarà purtroppo il canto del cigno della ex Roma-Fiuggi. E' giusto che vengano progresso ed innovazione, che rendono però ancora più prezioso il lavoro dei realizzatori della "Grande impresa di Colonna".

Buona domenica a tutti e grazie dell'attenzione da Filobustiere

Tutte le foto by Filobustiere