Mondo Tram
IL TRAM DEL SABATO di Filobustiere

Ogni sabato appuntamento con un'immagine di tram e la sua storia

25 novembre 2006: le mie vacanze tra(m)viate in Belgio (quarta parte)

 

Ultima tappa delle mie vacanze in Belgio ed anche ultima puntata del TdS dedicato a questo argomento: Bruxelles. Avevo scelto questa città perchè da qui sarebbe partito l'aereo diretto per tornare a casa. E poi c'era anche quel motivo particolare per cui mi ero lasciato per ultimo il famoso museo dedicato al trasporto pubblico: il MTUB. Anche in questo caso avevo dovuto fare i conti con il calendario per la solita apertura nei soli week-ends. L'attesa però era stata piacevole tra un escursione sul Mar del Nord per una sbirciatina alla tranvia della costa (vedi foto 1) che da sola meriterebbe il viaggio e la visita della capitale che è tutt'altro che una città noiosa. E dicendo Bruxelles il pensiero corre all'Atomium che ne è diventato dopo 50 anni il nuovo simbolo (vedi foto 2). Siamo al capolinea dell'Heizel, un nome purtroppo tristemente famoso. L'omonimo stadio è stato ristrutturato ed ospita un Museo. Qui trovano capolinea alcune linee di tram e di metropolitana. Il tram ripreso è l'ultimo arrivato nella famiglia Stib (la compagnia locale di trasporto pubblico) e prodotto dalle industrie Bombardier di Charleroi con il nome di Flexity. Possiamo dire che questa vettura rappresenta oggi l'orgoglio dell'azienda. La scelta è stata il frutto di una gara europea del 2002 che ha visto aggiudicare ben 27 veicoli della serie 3000 con una lunghezza di mt. 32 (capacità 184 passeggeri) e 19 veicoli della serie 4000 con una lunghezza di mt. 43 (capacità 258 passeggeri). Totale importo della gara 106 milioni di euro.

E' stato anche piacevole tra l'altro visitare il Museo dell'Automobile che, anche se appare esagerata la locale definizione di più bello del mondo, ha comunque un certo "appeal". E poi tante passeggiate in tram (vedi foto 3) che sul sistema tedesco, spesso sprofondano sotto terra per assumere sembianze di "presque metro".

Arriva così il sabato: giorno tanto atteso per la visita del MTUB che è ospitato nel deposito Woluve. Vi pervengo con il tram 44 ed acquisto un biglietto da € 5 che secondo un sistema ormai ben compreso, mi permette anche di fare una gita sul tram storico. Il Museo, fondato nel 1982 e retto da volontari, è ospitato in due ampi padiglioni adiacenti. Purtroppo non impiego molto tempo ad apprendere che il secondo e più ampio dei due, è chiuso per restauro. Mi viene quasi da piangere. Un tecnico addetto all'impianto, legge nei miei occhi la delusione e così mi consente una rapida escursione anche nel secondo dove sono in corso i lavori di ristrutturazione. In fretta e furia riesco a fare delle foto che non possono tuttavia conferire alla mia discussione continuità di esposizione. Però ci provo.

Cominciamo da ........un'auto (vedi foto 4). E' la sopravvissuta di due esemplari (12 e 13) di Renault 4 cv utilizzata per interventi rapidi in linea per inconvenienti all'alimentazione elettrica. Prestò servizio tra il 1956 ed il 1964. La sua particolare livrea distingueva tutti i veicoli di servizio della STIB. Infatti con la stessa colorazione scopriamo altri due veicoli (vedi foto 5 e 6). Quello con la matricola 95 rappresentava uno spazzaneve di origine americana in quanto costruito dalle note industrie Brill ed impiegato tra il 1904 ed il 1975. Il secondo invece con la matricola 261 era un trattore usato in taluni scali merci per la manovra di carri speciali compatibili con la ferrovia convenzionale. Entrato in servizio nel 1914, vi restò fino al 1976.

Eccoci ai tram veri e propri incominciando da quello più antico con trazione ippica (vedi foto 7). Aveva un secondo piano e corse per le strade di Bruxelles tra il 1868 ed il 1898.

E' la volta di alcune vetture giunte fino ai nostri giorni. La 509, prima agile vettura ippotrainata e poi agile rimorchio (vedi foto 8). Poi la 1064 (vedi foto 9) degli anni '30. Non manca la presenza di alcuni autobus urbani. Un lungo fischio avverte che è il momento di partire per la passeggiata con questo bellissimo esemplare sempre degli anni '30 con il suo bravo rimorchietto (vedi foto 10).

La passeggiata con il veicolo storico ha rappresentato il coronamento felice di un viaggio organizzato per vedere i tram. Il percorso con il tram turistico ha seguito quello ordinario della linea 44 attraverso un bosco fitto di alberi, siepi e fiori. Ho creduto di sognare. La foto 11, malgrado di tecnica sbagliata, fornisce una valida immagine  di questa esperienza che secondo la mia opinione resta tra le più belle che io abbia mai fatto in un tram. La simpatica figura del controllore (vedi foto 12) che mi saluta mentre di cattiva voglia abbandono il tram storico, fa comprendere l'atmosfera di gioia che può suscitare questa passeggiata nel bosco in tram.

E l'anno 2007? La pazienza della mia compagna di viaggio si è esaurita e così le ho promesso una vacanza balneare in Croazia dove non ci sono tram. Un personaggio in vista di MT al quale confidavo questa esigenza, mi suggeriva durante il soggiorno su quelle spiagge assolate, una scappatella a Zagabria con i suoi tram ma da solo, con il pretesto di "andare a prendere le sigarette". Sarebbe una buona idea ma purtroppo io non fumo.

Tutte le foto di G. Fiorentino

Grazie dell'attenzione e buona domenica a tutti i trammofili d'Italia dal Vostro

Filobustiere

FOTO 10

 

FOTO 11

 

FOTO 12

 


FOTO 1

 

FOTO 2

 

FOTO 3

 

FOTO 4

 

FOTO 5

 

FOTO 6

 

FOTO 7

 

FOTO 8

 

FOTO 9

 

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