Quando
sono incominciate a circolare le prime notizie che la Società
Metroroma avrebbe sostituito i vecchi elettrotreni della linea A dopo
25 anni di onorevole servizio con altri di costruzione spagnola, credo
che fra l'utenza nonchè fra gli addetti ai lavori, non sono stati
pochi coloro che hanno arricciato il naso in virtù di pregiudizi
che vorrebbero i tedeschi, i francesi e, perchè no, gl'italiani,
depositari esclusivi della tradizione delle costruzioni ferroviarie.
Poi è incominciato a circolare anche un nome "CAF"
che ha suscitato non poche e scontate ironie per la sua assonanza con
i centri di assistenza fiscale. Finalmente il 12 Gennaio alla vista
del primo bellissimo e confortevole ETR di costruzione CAF entrato in
servizio, sono stati dimenticati tutte le riserve ed i pregiudizi della
vigilia per scoprire che la ditta fornitrice dei 34 complessi ferroviari
bloccati, è una delle maggiori del mondo, leader nel campo del
trasporto su rotaia e pertanto con tutte le carte in regola per assicurare
prodotti di alto livello e di massima affidabilità.
La fondazione di queste industrie spagnole risale al 1917 ma in tale
anno si ricostituì ciò che era stato addirittura impiantato
nel 1860 ossia agli albori della civiltà della rotaia. I suoi
stabilimenti sono presenti nei due continenti anche se la sede principale
è in Spagna.
Le produzioni vanno dai veicoli per metropolitane a quelli per l'alta
velocità anche basculanti e bitensione, passando per veicoli
tranviari e progettazioni chiavi in mano.
I convogli metro CAF corrono nelle visceri della terra di tre continenti
da Città del Messico ad Honk Kong ed ora anche in quelli della
nostra capitale. Anche nel campo del trasporto urbano in superfice è
presente con la rete tranviaria di Siviglia, Bilbao, Lisbona e Valencia
mentre non sono pochi i contratti dove le forniture hanno avuto un rapporto
esteso con contratti di manutenzione poliennale.
Per quanto riguarda il prodotto "ROMA" si tratta di elettrotreni
bloccati costituiti da sei elementi del tipo ad ambiente unico secondo
i più recenti indirizzi per la tutela della sicurezza passiva
e per la velocità d'incarrozzamento dei passeggeri. Il convoglio
risulta schematizzato dalla sequenza Rcp-M1-M2-M2-M1-Rcp
dove le unità di testa sono portatrici di cabina e pantografo
mentre le unità intermedie di motori. Quindi ne risulta che il
treno consiste a sua volta di due complessi autonomi di tre segmenti
riflessi il che gli conferisce un'elevata flessibilità d'impiego
nei casi d'interventi straordinari di manutenzione ad uno dei due. Le
carrozzerie sono autoportanti e costruite con l'impiego di alluminio.
I lati contano ciascuno quattro porte per vettura per un totale dunque
di 24 ingressi a doppio battente.
Vediamone sommariamente le caratteristiche tecniche.
Ogni veicolo poggia su due carrelli. Quelli delle unità M1 e
M2 accolgono due motori alimentati mediante catenaria da corrente a
1500Vcc.
Per quanto riguarda il complesso nella sua totalità, può
accogliere 216 passeggeri seduti, 4 postazioni H e 992 in piedi. Gli
ambienti e le cabine sono climatizzati.
Molta cura è stata altresì conferita all'informazione
con monitor e display che indicano la direzione e le fermate che si
susseguono. Gli ambienti destinati ai passeggeri sono videosorvegliati
ed, in situazioni di emergenza, possono intercomunicarsi con il personale.
La lunghezza dei complessi bloccati è di circa 108 mt.
Per quanto riguarda gli elettrotreni via, via dismessi, li attende una
nuova vita. Subiranno infatti un profondo processo di revamping presso
le officine sociali secondo un progetto di cui alleghiamo foto. Grazie
a questi interventi a cura dei bravi dirigenti e maestranze di Met.
Ro., saranno pronti per altri decenni di servizio sulla linea B.
Grazie
dell'attenzione e buona domenica a tutti.
Filobustiere
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Tutte
le foto per gentile concessione di Met. Ro.
(Metropolitana di Roma Spa) |