Mondo Tram
IL TRAM DEL SABATO di Filobustiere

Ogni sabato appuntamento con un'immagine di tram e la sua storia

(17settembre 2005) - METRO DO PORTO

Nel 2004 il Portogallo ha ospitato i campionati europei di calcio. Secondo una prassi ormai diffusa, il grande evento ha rappresentato una preziosa opportunità per dotare le città che hanno ospitato l'evento sportivo, di strutture moderne ed innovative. Anche il settore dei trasporti non è stato trascurato e così la città di Porto, la seconda portoghese, si è ritrovata con una modernissima metropolitana. Essa è ben al di là dall'essere completata e per molti aspetti che andremo ad esaminare, ha molte affinità con il mondo dei tram.
Il sistema "Metro do Porto" è stato realizzato con un contratto "chiavi in mano" dalle Industrie Bombardier. Quando sarà completato ossia tra non meno di 4 anni, esso non solo costituirà la spina dorsale del trasporto nella città atlantica, ma collegherà altresì ben nove municipi della cintura urbana. La rete conterà 5 linee contrassegnate dalla lettera A alla lettera E. Saranno assicurate coincidenze con le principali stazioni ferroviarie e di autobus. La lunghezza totale sarà di circa 70 chilometri con 63 stazioni a livello ed 11 sotterranee.
I veicoli in servizio saranno 62 di cui già consegnati circa la metà, del modello "Flexity" (vedi figurino) che tanto successo ha riscosso in Francia (Strasburgo) ed in Italia (Milano) di origine tranviaria o di metro leggero. Nel 2002 è stato aperto il primo segmento della linea A che in soli due mesi aveva trasportato già 2 milioni di passeggeri.
Il grandioso impegno finanziario è stato sostenuto da banche private e dalla Comunità Europea.
Al momento risultano in servizio la linea A e la linea B che hanno in comune una delle due stazioni di testa corrispondente allo "Estadio do Dragao". Inoltre da luglio è altresì entrato in servizio il primo segmento della linea C. Il totale è di circa 24 chilometri.
Per realizzare questa nuova rete, si è ricorso ad un sistema assolutamente intelligente. Il "Metro do Porto" nasce adattando i nuovi itinerari a tutto ciò che già esisteva all'insegna della grande flessibilità. Nel centro cittadino si è costruito per lo più ex novo un itinerario sotterraneo ma nell'immediata periferia il nuovo ha preso il posto del vecchio percorso del tram al centro di carreggiata. Gran parte di queste strade sono state rese "pedonali" e dunque al servizio del mezzo pubblico. Oppure sono stati o saranno utilizzati, dove possibile, ponti e viadotti appartenuti a ferrovie dismesse o conferiti al nuovo mezzo di trasporto. Quello che mi è sembrato più emblematico di questo geniale sistema è stata la conversione del ponte Luis I, simbolo di Porto che quale novella araba fenice, sta subendo un profondo restauro in quanto si appresta ad accogliere al piano superiore la linea D del Metro do Porto. Il primo livello, quello a pelo del fiume Duero, continuerà ad ospitare il traffico gommato.
Il ponte risale al 1866 e fu costruito da un allievo di Eiffel. Esso connette il centro cittadino con il quartiere di Villa Nova de Gaia famoso per le fabbriche di vino "Porto".
Per il passato proprio questo secondo livello a mt. 70 di altezza, ospitò il traffico promiscuo prima con il tram e poi con il filobus. La sua destinazione ad accogliere il Metro sarà ovviamente ad uso esclusivo. La marcia è ovviamente a destra a causa della promiscuità tra itinerari esclusivi e stradali.


Grazie dell'attenzione e buona domenica a tutti

Filobustiere

 

 

 


Figurino del Flexity di Porto (Fonte Bombardier)

 

 

 

 

Tutte le foto by Filobustiere (Luglio 2005)



Il ponte in corso di adattamento al nuovo ruolo