Qualche
tempo fa si poteva vedere in tv una graziosa pubblicità che abbinava
i biscotti di una ditta locale (peraltro squisiti) a questo trenino
di origine tranviaria. I non addetti ai lavori si chiesero se mai esistesse
veramente una ferrovia così fiabesca. Ebbene si trattava effettivamente
di un treno che esisteva ed esiste ancora sull'altopiano del Renon,
non lontano da Bolzano.
La
ferrovia fu costruita in soli 12 mesi dall'impresa dell'ing. Riehl di
Innsbruck ed inaugurata l'aprile del 1907. Così si realizzava
il sogno di collegare il capoluogo con l'altopiano con la sua altezza
max di 985 metri.
Il
tracciato, a scartamento metrico, partiva dalla centrale piazza Walther
e raggiungeva la stazione inferiore del tratto a cremagliera. Quì
un locomotore a cremagliera conduceva la vettura in spinta ad un'altezza
di mt 910 arrancando a 7 Km orari. Il punto di arrivo sull'ulteriore
percorso ordinario avveniva in località "Maria Assunta".
La vettura pertanto poteva proseguire a trazione autonoma toccando i
25 Km orari e transitando per varie località tra le quali Soprabolzano
e terminando a Collalbo. Il tracciato complessivo si sviluppava dunque
per 12 chilometri.
Com'è
intuibile, l'opera doveva servire essenzialmente per finalità
turistiche ad emulazione di ciò che intanto si faceva in Svizzera.
Certamente chi affronta questo viaggio non rimane deluso. Il trenino
attraversa dei magnifici prati che si perdono a vista d'occhio punteggiati
dai caratteristici masi, tipiche fattorie alto-atesine. Non è
raro durante il percorso imbattersi nella vista di famigliole di caprioli.
Insomma un'atmosfera da favola dove il tempo sembra essersi fermato
e dove la natura è ancora incontaminata.
Tuttavia durante questi anni la ferrovia, che ancora oggi funziona regolarmente,
ha subito qualche adattamento. Quello più rilevante si ebbe in
seguito ad un luttuoso incidente avvenuto il 3 dicembre 1964 quando
nel tratto a cremagliera un convoglio formato da vettura e spingitore
precipitò in seguito ad un deragliamento. Fu quindi dato impulso
alla costruzione di una funivia che andò a sostituire il tratto
a cremagliera. Esso fu smantellato mentre il percorso cittadino fu messo
a disposizione della rete urbana. Era il 14 luglio 1966.
Un'altra
importante innovazione si ebbe nel 1992 quando entrò in servizio
una vettura tranviaria acquistata usata dalla tranvia dismessa tedesca
END: Esslingen-Nellingen-Denkerdorf. Il suo impiego, anche se di maggiore
funzionalità, specie nelle ore di maggiore affluenza, sottrasse
un pò di fascino alla passeggiata sul Renon. Le vecchie motrici
poterono intanto essere restaurate ed impiegate nei momenti di minore
traffico o quando ci sono degli eventi particolari da ricordare.
Oggi
per salire al "nuovo" capolinea di Soprabolzano bisogna usare
la teleferica che con i suoi 4565 mt. di lunghezza è una delle
più lunghe al mondo e la cui stazione inferiore non è
lontana da quella delle FS. Si giunge a Soprabolzano e si prosegue con
il trenino attraverso ulteriori Km 6,8 fino a Collalbo. Il ramo inferiore
da Soprabolzano a Maria Assunta è tutt'ora in servizio ma con
un cadenzamento meno frequente.
Circa
il materia rotabile, già si è detto del tram tedesco.
Intanto sono ancora atti all'impiego l'elettromotrice Alioth svizzera
dell'ex ferrovia Dermulo-Mendola ed alcune due assi orginali del 1907
costruite a Graz.
Il servizio è affidato alla Società alto-atesina SAD alla
quale ci si può rivolgere per ulteriori informazioni.
Grazie
dell'attenzione e saluti ai trammofili d'Italia
Filobustiere
Foto
antiche del tratto a cremagliera da cartolina
Foto originali © by Filobustiere |
Alioth
alla partenza da Soprabolzano
Biassi
in deposito e dietro motrice ex END
Cabina
di funivia alla partenza da Bolzano
Tranvia
END oggi in servizio
Tranvia
END oggi in servizio
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