Mondo Tram
IL TRAM DEL SABATO di Filobustiere

Ogni sabato appuntamento con un'immagine di tram e la sua storia

20 gennaio 2007 - i 100 anni del trasporto pubblico a Salerno

 

Immaginate: avere la saggezza, l'esperienza, la storia di un centenario eppure nello stesso tempo il vigore, la determinazione, le speranze di un ragazzo di 10 anni. Il paradosso si è verificato a Salerno dove sono stati festeggiati lo scorso 16 Dicembre i 100 anni del trasporto pubblico attualmente gestito da CSTP (Consorzio Salernitano Trasporti Pubblici), organismo giovane di 10 anni ma deciso a raggiungere il bicentenario in ottima salute fisica e finanziaria. Ci siamo ritrovati così nella bella Sala del Marmi della Casa Comunale, mescolati quali appassionati in una folla tra giornalisti, addetti ai lavori, lavoratori e pensionati dell'Azienda. Alla tribuna si sono alternate varie personalità tra le quali il Presidente del Consorzio Dott. Francesco D'Acunto, Alderisio Alfani, autore della prima parte del libro e promotore della Mostra legati all'evento, il Sindaco di Salerno On. Vincenzo De Luca. Un momento di commozione si è poi vissuto quando ha preso la parola il prof. Andrea Cozzolino, esperto della cultura dei trasporti e coautore del libro. Egli, con poche parole, ma certamente dettate da un commosso stato d'animo, ha voluto ricordare le figure di Eduardo Bevere e Gerardo Chiaro, altre due firme della pubblicazione, che per un concomitante, doloroso destino hanno lasciato nel 2006 il mondo terreno. Indimenticabile resterà in tutti noi il loro ricordo testimoniato da una collezione gigantesca di foto e documenti del mondo dei trasporti. 

Il contenuto del volume rievocativo "C'era una volta il tram", sintetizzato altresì dalla cennata mostra allestita nel porticati dello stesso palazzo (vedi foto 1), costituisce un singolare, ricco e veloce album di veicoli, spesso unici e talvolta bizzarri, che hanno servito nei cento anni di storia, il territorio di Salerno nei ranghi tram, filobus ed autobus. La copertina del raffinato invito alla manifestazione (vedi foto 2) ne riassume il panorama. Io stesso ho potuto dare, con orgoglio, il mio piccolo contributo fornendo alcune cartoline della mia collezione.

Ci sarebbe materia per tanti TdS ma, a dispetto del mio nick name, desidero soffermarmi invece sulla linea tranviaria Salerno-Pompei che costituì la prima linea della rete salernitana e che ne sarebbe diventata l'ossatura.

Nel corso delle nostre scorribande virtuali sui binari d'Europa, ci siamo imbattuti molto spesso in Società belghe che si fecero promotrici di apparati tranviari. La città di Salerno non fu da meno ed infatti tale era la Compagnia che il 4 agosto 1909 riuscì ad inaugurare il primo tratto della Salerno Pompei arrivando solo fino a Cava dei Tirreni (vedi foto 3). Il completamento fino a Pompei, avvenne invece il 1911 con terminus (vedi foto 4) sul corso della città mariana (oggi Via Lepanto). Con il suo spostamento presso la stazione della Circumvesuviana, apparve subito conveniente l'interscambio e la conseguente integrazione tariffaria tra i due mezzi di trasporto regionali. La collaborazione sarebbe durata a lungo. Preme sottolineare che si parla della stazione Circum della linea per Poggiomarino dislocata in Pompei città mentre quella della linea per Sorrento sarebbe venuta molto anni dopo. A Sud invece la linea partiva dalla Stazione FS di Salerno ed attraversando il centro diretta verso nord, avrebbe rappresentato dunque anche un prezioso collegamento urbano oltre che interprovinciale. La circostanza infatti favorì la creazione di alcune linee cittadine che si ramificavano dalla Sa-Pompei per raggiungere i rioni in via di espansione. Si arrivò nel momento del suo  massimo sviluppo a contare 5 linee urbane (vedi foto 5). Negli anni trenta il filobus incomincia a dare spallate alle strutture tranviarie per imporsi tuttavia in maniera definitiva il 4 gennaio 1952 quando la tranvia, ridotta ormai al moncone Pagani-Pompei, sarà definitivamente chiusa.

La linea tranviaria in questione era a scartamento metrico, a binario unico e seguiva per sommi capi la statale 18 servendo quasi tutti i comuni della fertile Valle di Pompei. La lunghezza raggiungeva circa 30 Km. Lungo l'itinerario erano previsti alcuni punti attrezzati per l'incrocio (vedi foto 6) mentre il deposito principale era a Pagani con annessa officina. Un secondo deposito di ridotte dimensioni e con funzione di sola rimessa, era invece nella città capoluogo.  

Il sistema di alimentazione ebbe poi una storia alquanto travagliata. In un primo momento si scelse l'alimentazione a 6000 volts fuori dai centri abitati e quella di 600 in città. Ciò comportava sensibili complicazioni e la delicatezza degli apparati motori assistiti da trasformatori. Nel 1913 si preferì così procedere ad un sistema unificato a 1200 volts.

La prima serie 1-20 delle vetture bidirezionali, giunse dall'America officine Brill in parti sparse assemblate e motorizzate a destinazione con apparati Siemens. La seconda serie era invece tedesca ed immessa in servizio nel 1912. Numerata tra i numeri 21-30 conservava la caratteristica di bidirezionalità. La terza ed ultima serie risaliva infine al 1930 e fu costruita a Napoli nelle Officine Meridionali con cassa metallica. Numerata 41-44, contava 4 esemplari che furono inviati a Cagliari con la definitiva chiusura della rete nel 1952. Il parco era affiancato da due piccole serie di rimorchietti usati solo su questa relazione di cui la prima di origine belga mentre la seconda ignota.

Il filobus quindi soppiantò il tram anche sulla Salerno-Pompei. Ma anche l'ecologico sistema di trasporto doveva cedere il posto dopo una notevole espansione, ad una fitta rete di autobus. Ed è proprio con l'immagine di un modello di filobus Fiat 2411 che ha prestato servizio ed esposto alla festa di Salerno, che chiudiamo queste note auspicando se non il ritorno del tram, perlomeno quello più probabile del trolleybus (vedi foto 7).

La foto 8 fu scattata forse a Pompei da un ufficiale inglese al seguito delle truppe d'occupazione (Trammofilo?) ed è stata da me acquistata da suo figlio. Ritrae la motrice 29 di cui s'intravede il rimorchietto. La non eccelsa qualità è di certo compensata dal particolare interesse che suscita.

Grazie dell'attenzione e buona domenica a tutti i trammofili d'Italia dal Vostro Filobustiere

Foto 1 e 6 per gentile concessione dell'autore R. Saccone (Monocar)

Foto 3 4 5 7 8 da collezione cartoline G. Fiorentino

dal Vostro Filobustiere


FOTO 1

 

FOTO 2

 

FOTO 3

 

FOTO 4

 

FOTO 5

 

FOTO 6

 

FOTO 7

 

FOTO 8

 

torna alla home page di Mondo Tram