COMUNICATO STAMPA
Firenze, 03 Luglio 2002
CONVEGNO SULLA TRAMVIA. L'ASSESSORE BIAGI: "UN'OCCASIONE PER RIQUALIFICARE LA CITTÀ"
La tramvia come scelta ormai irreversibile per Firenze e l'intera area
metropolitana. E un sistema di trasporto che deve essere necessariamente
integrato con la rete ferroviaria e il trasporto pubblico. Sono questi alcuni
dei temi toccati dai relatori all'incontro pubblico "La tramvia fiorentina e il
sistema ferroviario metropolitano" che si è tenuto questa mattina a Palazzo
Vecchio. Il convegno è stato aperto dal vicesindaco Giuseppe Matulli che ha
posto l'accento sulla dimensione metropolitana e regionale del progetto.
L'assessore all'urbanistica Gianni Biagi ha invece puntato l'attenzione sugli
interventi in via di realizzazione in materia di mobilità come la terza corsia,
il project financing, l'Alta velocità e naturalmente il sistema tramviario che,
ha sottolineato l'assessore Biagi, resta una priorità insieme a un efficace
servizio ferroviario metropolitano. L'incontro è stata l'occasione per fare il
punto dello stato dell'arte. "La commissione giudicatrice per la gara della
prima linea è già al lavoro - ha spiegato l'assessore Biagi -. Per la seconda
linea il ministero delle Infrastrutture ha dato il via libera allo stralcio del
tratto Peretola-Santa Maria Novella e abbiamo già definito una ipotesi
alternativa per il tracciato in centro che ripercorre la linea tramviaria
storica". Ovvero Santa Maria Novella-Cerretani-Duomo-Cavour/La Pira (un binario
in ognuna delle strade)-piazza Libertà dove la tramvia si interconnetterà con il
resto della rete tramviaria e dove si ipotizza una pedonalizzazione della zona
lato via San Gallo con una sottovia per il traffico privato. La strada dello
stralcio è stata seguita anche per la terza linea: a febbraio inizieranno i
lavori per le opere su viale Morgagni. Tra gli altri temi trattati nel convegno
il ruolo della tramvia per ridefinire e riprogettare la città. "Non si tratta
soltanto di un mezzo di trasporto - ha aggiunto l'assessore Biagi - ma un mezzo
per riqualificare le strade e le piazze della nostra città". Infine la questione
dei finanziamenti. "Dobbiamo cogliere tutte le opportunità che derivano dal
fatto che il sistema tramviario è inserito tra le opere strategiche della legge
obiettivo. Quindi accelerazione delle procedure, nuove figure giuridiche come il
general contractor, nuove opportunità per i soggetti privati che intendano
cimentarsi in uno sforzo affascinante. Quello di contribuire a costruire un
sistema della mobilità in una delle città più note e visitate del mondo". Si
tratta cioè di verificare concretamente, anche ai fini di accelerare il processo
di realizzazione se possono sussistere forme di possibile cofinanziamento
privato degli interventi sulle tramvie.
Punta l'attenzione invece sui
possibili assetti organizzativi e societari del sistema tranviario fiorentino
l'assessore alle aziende partecipate del Comune Simone Tani che ipotizza "la
presenza di un unico gestore per le tre linee capace di erogare un servizio con
elevati standard di qualità, una forte integrazione fra rete tramviaria e altri
sistemi di mobilità, coordinamento forte fra le fasi di costruzione e gestione
al fine di massimizzare la funzionalità del sistema tranviario, i costi di
costruzione e gestione per la collettività e la costruzione in tempi rapidi al
fine di ridurre i disagi per gli abitanti". Due le possibili modalità di
realizzazione: la concessione di costruzione e gestione o l'affidamento unico a
contraente generale. E per quanto riguarda l'incentivazione del ricorso ai
privati, la nuova normativa pone alcune facilitazione come l'abolizione del
limite del 50% del finanziamento pubblico e quello della durata della
concessione limitata a 30 anni. "Grazie al ricorso alla finanza di progetto - ha
aggiunto Simone Tani - potremmo avere tempi di realizzazione minori, meno
investimenti pubblici e un maggior coordinamento fra le fasi di costruzione e
gestione e la disponibilità di maggiori competenze apportate dai privati. Due
sono i modelli di base: il B.O.T (Build - Operate - Transfer) e l'Unbundled. Il
primo è un classico modello di finanza di progetto con un'unica procedura viene
individuato sia il soggetto costruttore che quello gestore. Il secondo modello
(Unbundled) prevede che l'ente appaltante, coadiuvato da advisors tecnici e
finanziari metta a gara separatamente la progettazione, la costruzione, la
gestione e il finanziamento dell'opera. "Fondamentale - ha aggiunto Tani - il
ruolo dell'Ataf, che nel caso di affidamento ad un unico gestore per la seconda
o terza linea, potrebbe ricoprire un ruolo rilevante nel sistema tranviario
fiorentino".
Tra gli interventi che si sono succeduti nel corso della
mattinata quello dell'assessore regionale ai trasporti Riccardo Conti, del
presidente dell'Ataf Aldo Frangioni, del direttore di Trenitalia Athos
Passalacqua e del sindaco Leonardo Domenici che ha chiuso l'incontro. (lb-mf)