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La storia della 907
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L'elettromotrice tramviaria 907 nel 1963 venne
tolta dal servizio viaggiatori e trasformata per il
trasporto di attrezzature e personale del Servizio
Impianti Fissi - Sezione Vie e Lavori, dell'ATAC
assieme a poche altre vetture a due assi.
Nel 1968 le altre due assi ad otto finestrini cosi'
trasformate vennero radiate e demolite sicche' la
907 scampata dalla demolizione rimase ancora
accantonata nel Deposito di Porta Maggiore e
utilizzata piu' che altro come ripostiglio e ricovero
per il personale. Rapidamente inizio' il suo degrado,
con l'asportazione di molti componenti utilizzabili
sulle altre vetture del parco, ma la sua presenza
venne rilevata nel 1969 da alcuni soci del GRAF.
Vennero iniziate delle trattative con ATAC per la
cessione della vettura: tali trattative durarono ben
quattro anni, dal 1975 al 1979, finche' il GRAF giunse
all'acquisto a prezzo di rottame. Martedi' 10 giugno
1979 la vettura venne prelevata dall'interno delle
officine centrali dall'ATAC di via Prenestina e poi
trasportata in un terreno all'estrema periferia nord di
Roma. Da allora pero' non e' stato possibile creare
una copertura adeguata a proteggere il veicolo dalle
intemperie, mentre gli unici lavori svolti volontariamente
dai soci del GRAF hanno riguardato lo smontaggio di
alcune apparecchiature elettriche ed il reperimanto di
altre mancanti. Dopo anni di tentativi di sensibilizzazione
per il ripristino della vettura storica, i lavori riprendono nel
1997 con la firma da parte di ATAC e GRAF di un contratto
di comodato riguardante la 907, il locomotore L11 ed il carro
merci tramviario P20, tutti rotabili tramviari storici ex ATAC di
proprieta' GRAF. Sulla base di tale convenzione il carro P20
ed il locomotore L11 sono stati reinseriti in ambito ATAC,
mentre per la 907 dopo il trasporto in ambito ATAC, sono stati
completati i lavori di ricostruzione di motori di trazione e del
compressore, tenuti nelle Officine ATAC di via Prenestina.
Dopo un fermo di tre anni a partire dalla fine del 2001 si e'
iniziato a ricostruire la cassa sempre nelle Officine ATAC.
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( immagini e testi inviati dal GRAF - Gruppo Amici della Ferrovia - Roma -
www.graf.tv
)
foto: Antonio Salerno
Roma, 1979, il GRAF acquista la 907. Si tratta di una elettromotrice tramviaria a 'truck' ad otto finestrini,
ultima in assuluto nel suo genere a Roma. E' stata costruita nel 1928 da Carminati & Toselli di Milano,
con impianto di trazione CGE (B54P) a controller per la conduzione da entrambe le testate.
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foto:Fabrizio Paolessi
Roma, Luglio 1997 - la 907 è prelevata dal campo di un socio dopo 20 anni di attesa per essere riportata in ATAC.
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foto: Mario Trinchieri
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foto: Mario Trinchieri
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2001 - demolizione della prima fiancata.
Il fascione laterale è già stato sostituito
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2001 - primi montanti nuovi sul tram mentre le
travature del pavimento sono già state pulite
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foto: Giuliano Càroli
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foto: Mario Trinchieri
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La fiancata è quasi completa, il
legno deve essere ancora trattato
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Si demolisce la seconda fiancata dopo averne fatto
rilievi fotografici, schemi e prelevato campioni
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foto: Mario Trinchieri
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foto: Paolo Stigliano
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Sono sostituiti i piastroni per entrambe le cabine. Cosituiscono la base per leva sabbiera, montanti
della cabina, freno a volantino
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Viene creata una struttura per mantenere
temporaneamente il tetto, e si sostituisce
il secondo fascione in ferro
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foto: Giuliano Càroli
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foto: Giuliano Càroli
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Si riparte con la seconda fiancata sul fascione sostituito
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foto: Giuliano Càroli
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foto: Giuliano Càroli
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La prima cabina è montata
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foto: Pasqualino D'Adderio
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foto: Marco Minù
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Riparazioni del tetto
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Interni con pavimento e soffitto sostituiti
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foto: Paolo Gaeta
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foto: Marco Minù
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Impregnante per protezione del legno
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Il cilindro del freno è revisionato ed reinserito
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foto: Marco Minù
Il carrellone aspetta, è stato già completamente revisionato nel '97 - '98
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Visitando
il sito
www.graf.tv
potrete continuare a seguire questo restauro oltre alle altre
iniziative dell'associazione.
Se volete potete anche iscrivervi per sostenere l'operazione.
Ringraziamo gli amici del GRAF per le belle immagini e auguriamo loro buon lavoro.
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