Il
tram Peter Witt 1004 ANM, ritratto nelle foto durante la sua esposizione
(assieme a una vettura storica della Circumvesuviana, ad una locomotiva da manovra
Badoni della SEPSA e ad un bus Fiat 306 Menarini CTP) nel verde
della Città della Scienza a Bagnoli nel 1998, fu costruito
nel 1934 nei capannoni delle Officine Ferroviarie Meridionali
di Napoli, site nel quartiere Vasto dove ora insiste parte del
moderno Centro Direzionale.
La vettura, in origine, aveva il cosiddetto "muso piatto",
ossia il frontale e la coda quasi identici a quelli (mai sostituiti)
delle "28" milanesi ed era immatricolata con il numero
1041. Nel dopoguerra fu sottoposta a ricostruzione, durante la
quale le furono applicati i musetti aerodinamici che tuttora la caratterizzano.
Nel corso della sua vita, trascorsa praticamente sempre assegnata
al deposito Fuorigrotta, ove tuttora è accantonata per
usi museali, si è vista sostituire il controller (da Ansaldo
a TIBB) e le sono stati tolti due dei quattro motori originari
(prima Ansaldo LC229 e poi CGE CT139K) perchè non più
necessari ai restanti percorsi di costa pianeggianti e poi, nel
1967, alienata la originaria 1004, le è stato dato questo
numero per non lasciare buchi nella numerazione. Accantonata dal
servizio nel 1978, non ha mai ricevuto la livrea in arancio ministeriale,
ma negli anni '70 è stata dotata di portine di tipo Sofer
e le è stato sostituito il castelletto con le molle di
richiamo del trolley.
Sfuggita agli accantonamenti di vetture non ricostruite, iniziati
all'inizio degli anni '80, è stata preservata assieme alle
vetture coeve 961 e 1029. Non è in grado di muoversi con
i propri mezzi (a differenza di 1029, in corso di restauro funzionale
che la riporterà in ordine di marcia) a causa di irreparabili danni al telaio. La 961 rimane come fonte
di parti di ricambio per la 1029 ma si medita, una volta terminata questa funzione, di metterla in mostra esibendone l'intelaiatura e l'intradosso ad esempio di tutte le altre vetture di questo tipo.
Come detto, la 1004 è accantonata a Fuorigrotta in quello
che, nelle intenzioni di illustri personaggi del mondo universitario,
e di noi tutti amanti dei tram, potrebbe essere il sito deputato
ad ospitare il Museo Campano dei Trasporti. |