NAPOLI: presentazione tram Sirio
di Francesco Esposito


Grande successo d pubblico ha avuto a Napoli, il giorno 18/05/2004, la presentazione del nuovo tram, prodotto dalla Ansaldo-Breda, IL "SIRIO" disegnato da Pininfarina ! All'evento erano presenti anche il sottoscritto e Augusto.... i quali si sono subito dati da fare per scattare foto e girare filmati, nonchè prodigarsi in spiegazioni e chiarimenti che gli astanti, bontà loro, ci chiedevano. Aggiungo che siamo anche stati intervistati da una simpatica giornalista de "Il Mattino" (Marisa La Penna) alla quale abbiamo subito fatto presente che siamo parte di un gruppo di persone (appassionate e competenti) che si incontrano sulle pagine di questo sito (dandone anche l'indirizzo) e sul forum annesso!

Alla manifestazione era presente tutto lo stato maggiore di anm (con in testa il presidente F. Laudadio il quale ci ha dato rinfrancanti notizie sulla riapertura di alcune tratte... anche quella di Fuorigrotta!) i responsabili tecnico amministrativi della azienda, fra i quali il Signor Pietro Gargiulo (il nostro anfitrione della visita di Febbraio ai depositi "elettrici" dell' Azienda) ed il signor Cozzolino, Capo officina del DL San Giovanni , con famiglia al seguito... la di cui figliola sembrava molto interessata alle meraviglie del nuovo tram!

Erano presenti anche le autorità politico-amministrative della Città con in testa il Sindaco On. Rosa Russo Jervolino (Rosetta per gli amici) l'Assessore Luca Esposito e gli alti gradi delle autorità di P.S. napoletane.


La vettura è stata sistemata in Piazza Della Vittoria, proprio sotto le finestre dell'ex "Hotel degli stranieri" davanti all'ingresso dei "vaghissimi giardini della Villa Reale" oggi Villa Comunale, su una parte di binario che costituiva l'anello di ritorno, con annessa fermata (e in anni ancora precedenti anche capolinea della 1 quando effettuava corse limitate) della tratta proveniente da Fuorigrotta-Riviera di Chiaia... in disuso da quasi 3 anni! Questo spezzone di binaro è stato riattivato per l'occasione rimettendo in funzione la linea aerea.

Ora alcune note di carattere tecnico-storico della nuova macchina che possiamo ammmirare, in questa foto di fabbrica (tratta dalla brochure i presentazione della Ansaldo-Breda), ripresa nel DL di San Giovanni-Sperone, ancora senza matricola.


Prima cosa: l'unica uguaglianza con le "vecchie" Peter Witt: il pantografo, del tutto identico a quello da poco adottatto da queste ultime.


ed ora le differenze... prima cosa quello che non si vede: i motori! A differenza delle vetture a carrelli (e di tutti tram circolati a Napoli fi dal 1899 quando fu istituita la trazione elettrica) che adottano motori in corrente continua (due CGE CT139K per 60 Cv totali), il Sirio è fornito di motori in Corrente alternata trifase asincroni (due Ansaldo-Breda MTA-A4-106Volt per ben 138 Cv totali... 18 in più di quando le vetture a carrelli, nei tempi d'oro, erano dotate di 4 motori!) comandati ed alimentati da inverter e chopper a IGBT... un po di elettronica: la sigla significa Insulated-Gate-Bipolar-Transistor, un tipo di semiconduttore di potenza, ultimo ad essere stato ideato nella storia dei transistor (circa 15 anni fa), molto più efficiente dei tradizionali Mosfet di potenza, senz'altro in termini di dissipazione di calore (quindi necessita di un sistemadi raffreddamento molto più compatto), ma soprattutto in grado di lavorare con tensioni molto alte (fino a 1000 Volts!) senza troppe complicazioni circuitali (quindi molto economico da implementare in sistemi di controllo di potenza... viene cmq usato spesso anche nel campo dell' h-fi).

Fra l'altro tutta la parte elettrica di trazione del Sirio è molto simile a quella dei Filobus F19, pur'essi
Ansaldo-Breda, adottati di recente da anm (i motori, potenza a parte, sono "geometricamente" uguali).

Altra differenza è nell'impianto frenante che, al posto dei classici ceppi agenti direttamente sulla circonferenza delle ruote, adotta un sistema a dischi autoventilanti, come si vede nell foto.

A proposito dei ceppi (un sistema di frenatura mutuato direttamente dalle carrozze).... questi evitano, per il loro stesso principio di funzionamento, il fenomeno dell'usura irregolare delle ruote.... che nei Sirio dovrà essere corretta periodicamente in officina mediante un procedimento di tornitura delle ruote affinché conservino sempre una geometria quasi perfetta! Sempre in tema frenatura, e più in generale della tecnica di guida di questi tram,
c'è da dire che assomiglia molto di più a quella ferroviaria che tramviaria: mantre con i vecchi tram il manovratore deve agire su due leve (il controller a sinistra ed il freno a destra), sul Sirio è implementata una sola leva (tipo slider) che consente sia l'avviamento (spostandola in avanti) che la frenatura (tirandola a se) della vettura con una sola mano, in maniera del tutto analoga a quella degli ETR500 (il treno TAV delle FS costruito dalla stessa Azienda del Sirio)!

Rimanendo nel tema tramviario-ferroviario, non posso non rilevare una stranezza scritta nella brochure di presentazione dove si dichiara che lo scartamento è quello tramviario di 1445 mm... mentre quello adottato a Napoli fin dagli anni '30 è quello ferroviario (detto normale o universale) di 1435! Posta così la questione sembra poca cosa (in fondo si tratta solo di 1 cm. di scarto) ma, quando negli anni '30 si passò da 1445 a 1435, l 'EAV (Ente Autonomo Volturno... a proposto compie 100 anni proprio nel 2004!) dovette procedere alla riduzione delle "sale" (gli assi delle ruote in gergo) su tutto il parco rotabili in dotazione (all'epoca quasi 600 tram!!).
In tema storico, c'è da spendere qualche parola anche sulla matricola adottata per questo prototipo (vedi foto): questo numero è già stato presente nei registri dell'Azienda (all'epoca ATAN) per una vettura articolata a tre casse (M+A+R) unidirezionale, motore CGE CT139K, costruita dalla MATER (Off. di Barra). Immessa in servizio nel 1941, venne fuori dal riutilizzo di materiale rotabile già in possesso dell'azienda (per cui, contrariamente a come sostiene qualcuno, non si può dire che è "solo" da 63 anni, e non 72, che non vengono presentati NUOVI tram a Napoli). Questa vettura, già radiata nel 1960,che aveva carrozzeria aerodinamica (curiosa analogia con i Sirio) e frontale a due fari, costituì il prototipo di altre tre vetture (1151, 52, 53) che conservarono, diversamente, la forma delle vetture a due assi di provenienza. Di queste quattro articolate, purtroppo, se ne conserva scarsissima memoria in quanto circolarono per pochi anni (rispetto al complessivo del parco tram Napoletano)... costruite nel '42 furono radiate nel '60 insieme alla già citata 1101, mentre la 1153 sparì già prima del '55!

Ritornando al Nostro, e concludo, aggiungo che tutti i Sirio saranno dotati, all'origine, di aria condizionata nonché di telecontrollo e GPS. Entreranno in servizio regolare dal mese di ottobre al ritmo di uno al mese fino al completamento della fornitura ( 22 vetture).

Francesco Esposito
per www.mondotram.it



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