IL TRAM DELLA SERA
mondotram notizie
anno II - n° 1
(20 febbraio 2006)

 

Cari amici di Mondotram,

dopo molti mesi di assenza riprende la pubblicazione de "Il tram della sera" con il numero 2. Il ritardo con cui giungiamo alla pubblicazione di questo nuovo numero di questo giornale on-line non avviene perchè non crediamo in questo progetto anzi siamo tutti convinti della sua validità anche per l'apprezzamento che ha ricevuto e per questo abbiamo confezionato un'uscita che ci sembra ancora più ricca di contenuti con l'augurio che i prossimi numeri possano prendere vita con maggiore regolarità.

Apriamo questo numero con la sintesi del più importante studio realizzato da un privato cittadino sulla reintroduzione di una rete tranviaria in una città Italiana, nel caso specifico si tratta di Genova. Le pagine scritte da Fiorenzo Pampolini meritano sicuramente di essere analizzate con la dovuta calma perchè nel suo genere sono sicuramente uniche.

Non ci resta quindi che augurarvi buona lettura con l'augurio che continuiate ad apprezzare il nostro lavoro per rendere più vicina a tutti questa comune passione, da parte nostra ci sarà sempre e comunque impegno e dedizione.

Lo staff di Mondotram

UN TRAM PER GENOVA
di Fiorenzo Pampolini

 

È stato presentato ufficialmente durante la terza edizione della mostra fotografica “Quando Genova perse tram e guidovia” lo studio “Un tram per Genova” per la realizzazione di due linee tranviarie nel capoluogo ligure. L’idea – che avevo in mente da tempo – era già stata abbozzata nella prima edizione della mostra alla fine del 2004, ma si trattava di una breve nota di due pagine e di un fotomontaggio con un tram di Montpellier nella centralissima via XX Settembre. L’immagine aveva favorevolmente impressionato non solo i numerosi visitatori della mostra ma anche la RAI e alcune TV locali genovesi che erano arrivate fino a Morego, sulle alture della Val Polcevera, per riprendere l’iniziativa. Forte di questo successo, appena terminata la mostra ho iniziato a lavorarci nel dettaglio. E, sera dopo sera, ne è venuto fuori uno studio di 38 pagine corredato di numerose immagini, che, ridotto per l’occasione a 18 pagine, ha fatto bella mostra di sé nei locali del Centro Commerciale L’Aquilone – Ipercoop di Genova Bolzaneto dal 19 settembre al 2 ottobre scorsi. Lo studio inizia con una panoramica generale sulle reti tranviarie nel mondo e sui vantaggi del mezzo su rotaie, segue una trattazione specifica sulle nuove linee proposte per Genova, con analisi delle varie zone attraversate, si parla poi di costi sia in termini puramente economici, sia dal punto di vista del costo generale del caos viabilistico nelle nostre città, e si conclude con una breve sintesi di 2 pagine sulla storia del tram a Genova. Gli itinerari ipotizzati per le due nuove linee sono quelli di maggior carico dell’intera rete e dove la ferrovia non arriva; in particolare da Sampierdarena un percorso in comune fino alla zona di Brignole, dove le due linee si dividerebbero, la prima per la Val Bisagno, la seconda per il Levante. Le nuove tranvie consentirebbero una radicale modifica delle modalità di spostamento in città, dove la rete di forza del trasporto pubblico sarebbe quasi esclusivamente su ferro, con i treni urbani sulle direttrici di Ponente, Levante e Val Polcevera, la metropolitana tra Rivarolo e Brignole, e i tram sull’asse Sampierdarena-Centro Città e prosecuzione per Val Bisagno e Levante (corso Europa). Un progetto che spero di poter portare avanti proprio in questo 2006 nel quale ricorre il quarantesimo anniversario dalla scomparsa dei tram dalle strade di Genova.

 

 

guarda lo studio completo

 

(Fiorenzo Pampolini)

ACCADDE A FEBBRAIO

1882. Il 14 febbraio, l'inaugurazione della tratta Sale-Tortona, rende possibile andare da Alessandria/Casale a Tortona con il tramway.

1890: Il 12 febbraio si inaugura ufficialmente la tranvia Monza-Vimercate-Trezzo-Bergamo.

1900: Il 24 febbraio 1900, con l'inaugurazione della trazione elettrica sulla linea da piazza Venezia a S. Pietro per corso Vittorio Emanuele, si da' inizio al processo di modernizzazione della rete tranviaria capitolina.

1904: il 10 febbraio, a Bologna, si inaugura la trazione elettrica sulle prime linee tranviarie urbane.

1906.Il 19 febbraio è una data importante nella storia dei trasporti capitolini: il primo convoglio della tranvia elettrica dei castelli romani parte da piazza S. Giovanni alla volta di Frascati. 

1908. Il 22 febbraio anche a Verona viene inaugurato il tram elettrico. 

1955: Il 10 febbraio, entra ufficialmente in funzione la linea meropolitana Termini-Laurentina. Per festeggiare l'avvenimento la STEFER (società concessionaria della linea) permise di viaggiare gratis per tutta la giornata. 

2006: Il 4 febbraio, a Torino, viene inaugurato ufficialmente il primo tratto della metropolitana automatica da Fermi (nel comune di Collegno) a XVIII dicembre (stazione di Porta Susa).

(sottostazione)

PRIME ROTAIE A FIRENZE

di Simone Pallini e Stefano Ginanneschi

l nuovo anno ha portato graditissime novità per quanto riguarda i lavori per la reintroduzione del tram a Firenze. In particolare si segnala l'apertura di nuovi cantieri lungo tutta la linea 1 Firenze S.M.N. - Scandicci tra cui il più importante è sicuramente quello per lo spostamento della rampa d'ingresso al parcheggio sotterraneo della stazione di Santa Maria Novella, questo cantiere durerà fino ad Agosto 2006 dopodichè si potrà procedere alla realizzazione del terminal situato a fianco della caserma dei Carabinieri.

Sempre sul fronte dei cantieri assume una particolare importanza l'avvistamento delle prime rotaie, tuttavia ancora da inserire nel sedime tranviario, in Piazza Vittorio Veneto e lungo il viale degli Olmi all'interno del parco storico delle Cascine. Dopo più di un anno di lavori che fino ad ora, eccetto poche eccezioni, hanno riguardato esclusivamente lo spostamento dei sottoservizi e la sistemazione urbanistica e della viabilità si comincia a vedere qualcosa di puramente tranviario e non posso non nascondere un certo entusiasmo.

prime rotaie a Firenze

(Foto Stefano Ginanneschi)

Modellino tram Sirio Firenze

(foto ATAF)

Mentre i lavori procedono più o meno rispettando il cronoprogramma prendono forma anche i tram modello "Sirio" i cui primi esemplari sono già in costruzione presso gli stabilimenti di Ansaldo - Breda. E' stato deciso che la colazione esterna dei mezzi sarà grigio metallizzato e rosso  che sostituisce il verde inizialmente pensato per richiamare la colorazione dei vecchi tranvai.

 

IL PRESENTE DEL TRAM IN ITALIA

 

Attualmente le città tranviarie italiane sono:

  • Messina

  • Milano

  • Napoli

  • Roma

  • Torino

  • Trieste

 

IL FUTURO DEL TRAM IN ITALIA

 

Sono in corso lavori per la realizzazione di nuove tranvie a (in ordine di prevista apertura):

  • Sassari (apertura primavera 2006)

  • L'Aquila (2006)

  • Padova (2006)

  • Cagliari (2007)

  • Firenze (2008)

  • Venezia - Mestre

  • Bergamo

 

Si parla di Tram a:

  • Bologna

  • Palermo

  • Prato

  • Verona

ATTS: UN SOGNO CHE SI REALIZZA

NAPOLI  E DINTORNI: LE NOVITA’ DALL’ESTATE A NATALE

di Mauro Pellegrini

di Augusto Cracco

Per gli appassionati di tram torinesi la data del 21 Dicembre 2005 resterà nella memoria: quel giorno, infatti, con la firma dell’atto notarile, è stata costituita l’ATTS - Associazione Torinese Tram Storici.

Solo pochi mesi prima un gruppo di amici sognava di poter restaurare alcune delle vetture che hanno fatto parte della storia tranviaria subalpina, temendo che tutto cio’ sarebbe rimasto solo un sogno e nient’altro. Invece, grazie all’interessamento dell’Ing. Cambursano e del Dr. Aliverti, dirigenti del GTT (Gruppo Torinese Trasporti) e loro stessi appassionati di tram, il sogno si è potuto concretizzare. Per la prima volta un’Azienda di trasporto pubblico ha avviato una collaborazione effettiva con dei semplici cittadini allo scopo di restaurare vetture tranviarie storiche e realizzare progetti ad esse correlati.

Infatti le finalità di ATTS, i cui rapporti con GTT saranno disciplinati da un’apposita convenzione, riguardano non solo il restauro e la conservazione del materiale tranviario storico, ma anche la promozione di attività e manifestazioni di vario tipo, allo scopo di trasmettere alla cittadinanza il concetto di salvaguardia delle vetture tranviarie in quanto facenti parte del patrimonio storico-culturale della città.

A tal fine i progetti da realizzare in futuro sono molteplici: dalla creazione di un “Tram Festival”, da realizzare una volta l’anno, al coinvolgimento delle scuole elementari e medie con il progetto “In classe sul tram storico”, per giungere entro il 2011 alla nascita di una linea tranviaria gestita solamente con vetture d’epoca, sullo stile della “Market Street Line” di San Francisco. A tutto ciò si affiancheranno singoli eventi culturali rivolti agli appassionati di tutta Italia, e non solo. Molto importante sarà la collaborazione con enti e associazioni similari nazionali ed estere. Tra l’altro, il progetto “Cultura 2000” dell’Unione Europea prevede lo stanziamento di fondi a favore di 3 partners che portino a termine progetti comuni legati alla tradizione culturale, inclusa quella dei trasporti pubblici.

Non mancheranno poi interventi di “marketing”, con la realizzazione di gadgets e di materiale informativo turistico a carattere tranviario.

Tornando ai progetti di tipo prettamente conservativo, la prima vettura ad essere restaurata sarà la ex-sabbiera T426, risalente al 1911, e che sarà destinata all’esposizione statica, mentre la coeva 116, attualmente ferma, sarà sottoposta ad alcune modifiche onde poter ottenere dall’USTIF l’autorizzazione a circolare nuovamente. In seguito le “attenzioni” dei soci saranno rivolte alla motrice 2592 risalente al 1932, e altre vetture seguiranno, in modo da creare una piccola flotta di tram storici.

In sostanza, le idee sono tante e l’entusiasmo ha iniziato a contagiare numerosi appassionati, tanto che a 2 mesi dalla nascita l’ATTS conta già oltre 150 soci. C’è da dire che molti di essi sono dipendenti, pensionati e dirigenti GTT (compresi i vertici aziendali), a testimonianza del fatto che l’iniziativa ha riscosso un notevole successo all’interno dell’Azienda.

 

continua...

 

 

(Mauro Pellegrini)

Il 16 luglio è avvenuta l’inaugurazione della prima tratta della Metrocampania Nord-Est, ex Alifana bassa, da Piscinola a Mugnano, tratta di 3,2 chilometri esercitata, per ora, con servizio navetta da un solo treno con partenze ogni 15 minuti, per una percorrenza di circa 5 per coprire il tracciato. Viene impiegato un treno della linea 1 di Metronapoli, anche se, al momento, non c’è collegamento fisico fra le due linee, che verranno unite da una rampa solo successivamente. L’inaugurazione estiva rappresenta comunque solo il primo passo: nel 2007 apriranno le altre fermate della linea verso nord di Melito, Giugliano, Aversa Ippodromo e Aversa Centro (e in una seconda fase si procederà ancora verso Teverola e fino a Santa Maria Capua Vetere); mentre nel 2008 si attiveranno le fermate verso sud di Miano, Regina Margherita, Secondigliano, Capodichino/Di Vittorio (e in una seconda fase fino all’aeroporto di Capodichino, Poggioreale, il Centro direzionale e piazza Garibaldi, ricongiungendosi con la linea 1).
Entro il 2010-12, infine, con il completamento della linea 1 e della linea di Metrocampania Nord-Est, si potrà disporre di un’unica grande rete su ferro che unirà Napoli, i Comuni a nord del capoluogo e il Casertano fino a Santa Maria Capua Vetere.
Nel nodo di Piscinola, inoltre, si stanno costruendo anche le rampe di raccordo per permettere ai treni dell’ex Alifana di inserirsi direttamente (senza dunque necessità di cambiare treno) nell’anello della linea 1, e di percorrerne così tutte le fermate, cosa che avverrà intorno al 2010.

Per quanto riguarda la linea 1 della metropolitana, è terminata la costruzione della stazione Toledo (tratta Dante-Garibaldi), ed era stato chiesto al Comune di mettere in funzione la nuova stazione (che verrà collegata anche ai Quartieri Spagnoli) tramite un servizio navetta, ma le autorità hanno preferito rinunciare a quello che poteva sembrare uno spot in vista delle prossime elezioni amministrative. La linea 2, invece, ha fatto registrare con l’autunno il ritorno della gestione a Trenitalia (la quale è uscita dal consorzio Metronapoli, anche se si parla di una sua sostituzione con l’Ansaldo), e dopo alcuni giorni di disagi il servizio è tornato regolare, e si annunciano, anzi, riattazioni del materiale rotabile e ulteriori miglioramenti nel servizio. Alcuni giorni fa, dopo un rinvio dovuto all’incidente di Roccasecca, è stata inaugurata la nuova linea ad alta velocità Roma-Napoli, il cui esercizio è per ora gratuito e sta facendo registrare un boom di prenotazioni. I treni (gli ETR 500 politensione, ma possono viaggiare sulla linea anche le E 402B) corrono sulla linea veloce per ora fino a Gricignano, per tornare sulla linea lenta (la Roma-Napoli via Cassino, tempo totale 1 ora e 27 circa), ma entro il 2008 sarà completata tutta la linea, assieme alla stazione di Napoli Afragola (si viaggerà fra i due capoluoghi in un’ora circa).

 

 

 

 

 

 

 

 

Passando ai tram, nessuna nuova a proposito del ripristino della tratta Vittoria-Mergellina, anche se sulla stampa cittadina si è presentato il programma di riqualificazione della zona del Largo Sermoneta, a valle di via Posillipo e a pochi metri da quello che sarà il prossimo capolinea occidentale (di antica memoria, per avere “ospitato” per sessant’anni la linea 3 fino al 1964), con ampio riferimento al ritorno del tram nella zona degli chalet del lungomare. Si vocifera, però, l’inizio dei lavori per l’estate 2006, che durerebbero un anno circa. Nel frattempo continua la consegna, che volge quasi al termine, dei nuovi Sirio. Sono stati avvistati all’interno del deposito San Giovanni i tram 1119 e 1120. Ripreso, intanto, il restauro del tram tipo “Meridionale” 1029, dopo un’interruzione del lavoro a causa di una presenza

 

 

 

 

 

 

 

 

di amianto all’interno della vettura. L’obiettivo è di rimetterla in circolazione per la prossima primavera, e si parla già di un’iniziativa congiunta con la Circumvesuviana che farebbe uscire per l’occasione un convoglio storico formato da locomotore e carrozze. Dopo l’estate scorsa, invece, si è registrata la vendita (cosa assolutamente inusuale per Napoli) di alcuni tram Peter Witt che prenderanno la via della Bulgaria: si tratta delle vetture 953, 988, 1038, 1039, 1040. Ancora poco chiaro il destino della terza “meridionale” superstite, la 961: pare che sia stata acquistata (?) da un appassionato romano, ma le notizie sono poco chiare. Quello che è certo è che la vettura non è più visibile sul piazzale d’uscita del deposito San Giovanni.

 

continua...

 

(Augusto Cracco)

GENOVA

Chiusura della Losanna-Ouchy

di Fiorenzo Pampolini

di Marco Gerosa

Genova tranvia di Granarolo

Buone notizie per la ferrovia a cremagliera Principe-Granarolo. Il servizio è da tempo limitato al tratto Principe-via Bari, in attesa di importanti lavori di consolidamento più a monte. Ebbene, sul Secolo XIX di qualche tempo fa, è apparsa la notizia che sono stati stanziati 5 milioni di euro per la realizzazione di questi lavori. Si prevede che gli stessi durino quasi due anni, con conseguente sospensione dell’intero servizio dall’inizio del 2006 alla fine del 2007. Poi si potrà nuovamente arrivare fino al capolinea superiore da dove, dopo un incantevole viaggio di circa 8 minuti sulle bellissime vetturette del 1929, si gode un bellissimo panorama della città.

Genova filobus

Sono soltanto due i filobus in servizio nei giorni feriali sulla linea 30 barrato circolare (Foce-Piazza Fontane Marose-Foce) riattivata proprio con il solo scopo di far viaggiare almeno due vetture. Intanto, sono terminati i lavori di sistemazione del bifilare a Sampierdarena. In attesa di ripristinare la rete aerea in prossimità della nuova fermata ferroviaria di via di Francia WTC (vedi di seguito Genova ferrovia urbana), è stato installato poco prima della stessa uno scambio, così i filobus potranno proseguire per Sampierdarena, o effettuare inversione di marcia al vecchio capolinea del WTC. Ma per poter riattivare l’intera linea “30” occorre installare il bifilare in via Gramsci, in quanto in via Balbi è stato istituito il senso unico.

Genova metropolitana

Novità per la breve metropolitana genovese. Dal 26 dicembre si torna a chiudere alle ore 21.00, dopo che l’orario di esercizio era stato ampliato da giugno 2005 fino a mezzanotte. In compenso, dal 19 dicembre è stata attivata anche la seconda canna tra San Giorgio e De Ferrari, per cui la frequenza è passata dai 9/11’ di prima agli attuali 6/7’. Per la stazione intermedia di Sant’Agostino, dove ora i treni passano senza fermarsi, si prevede l’apertura al pubblico nel prossimo mese di marzo. Sono intanto partiti i lavori per la nuova tratta De Ferrari-Brignole.

Genova ferrovia urbana

Con l’entrata in vigore del nuovo orario, sono state aperte al pubblico due nuove stazioni Trenitalia nel comune di Genova. La prima, tra Sampierdarena e Dinegro, in via di Francia, in prossimità del capolinea della filovia “30” (gestita con autobus), dove fermano soltanto 4 treni al giorno. La seconda, sulla vecchia linea dei Giovi, tra le stazioni di Bolzaneto e Pontedecimo, in località San Quirico (ma la denominazione della nuova fermata è Genova San Biagio, in quanto esiste già sulla linea cosiddetta succursale una stazione ormai disabilitata da anni denominata Genova San Quirico). Qui va un po’ meglio come numero di treni, anche se la frequenza (un treno ogni ora, ma con qualche “buco”, e solo nei giorni feriali) non può certo essere considerata da ferrovia metropolitana. In direzione centro i treni si fermano al minuto 36 di ogni ora dalle 6.36 alle 21.36 (escluso 9.36, 10.36 e 20.36), in arrivo dal centro fermate al minuto 20 dalle 7.20 alle 21.20 (escluso 9.20).

(Fiorenzo Pampolini)

Sabato 21 gennaio 2006, o meglio domenica 22, è partita l'ultima corsa regolare della ferrovia Losanna-Ouchy (LO). Il treno è partito da Flon alle 00:16 e 7 minuti dopo è arrivato al capolinea. L'ultima corsa della navetta Flon-Stazione (LG) è stata intorno alle 20, come ogni sabato. Domenica è entrata in servizio la linea sostitutiva, chiamata "Metrobus" e indicata su orari e autobus come MB. Dalle 10 alle 16, però, la LO ha trasportato gratuitamente 10.000 persone, tante erano venute alla festa di addio. Alle 16 l'ultimo treno aperto al pubblico (sul quale il sottoscritto ha avuto la fortuna di salire) è arrivato a Ouchy, sulla carrozza lato valle hanno trovato posto anche alcune personalità locali. Sulla locomotiva il sindaco, il quale ha anche guidato un po' (ora capisco l'inchiodata del treno appena dopo la partenza da Flon...).

 

 

 

 

Un treno addobbato e carico di curiosi e parenti dei macchinisti.

 

 

Due mesi, e di tutto questo non resterà più niente. Da lunedì 23 a giovedì 26 sono partiti, due per giorno, il carro torre (X 72), le 5 carrozze LO (Bt 1-5) e le due elettromotrici per la LG (Beh 2/2 111-112), oltre a vari attrezzi e macchinari dell'officina.

 

 

 

 

La Bt3, secondo veicolo a lasciare per sempre la linea dopo il carro torre X 72, pronta a partire lunedì 23.

 

X 72 e Bhe 2/2 111 (motrice LG) in attesa di essere portate sul binario della LG per avere un po' più di spazio durante la festa di domenica.

 
 

He 2/2 122 con un treno cantiere. 

La stazione di Flon, ormai senza binari. A destra si trova la stazione del'M1, parallelamente, ma alcuni metri più sotto, la stazione LEB. Qui si troverà probabilmente il mezzanino: la nuova stazione infatti avrà i binari più in basso, allo stesso livello di quelli della ferrovia a scartamento metrico LEB. Il muro non verniciato di bianco indica il livello della scalinata e del marciapiede esistenti fino a pochi giorni prima.

 

Come detto, i lavori di demolizione della linea sono cominciati già lunedì 23, mentre i macchinisti si occupavano di caricare i treni sui camion, altri operai demolivano marciapiedi e binari. Ad oggi (venerdì 3 febbraio) la linea è ancora percorribile da Ouchy alla Stazione FFS, ma il binario della LG e buona parte di quello LO sono stati già rimossi e i marciapiedi demoliti. Si vedono ancora treni cantiere come quello della foto seguente fermi per essere caricati con macerie e binari: le tre locomotive He 2/2 121-123 sono infatti rimaste per spingere una sorta di vagoni costruiti usando cassoni appogiati su dei carrellini gialli a 4 ruote, lunghi poco più di mezzo metro. In questo modo non è necessario nessun trasbordo, quando un cassone arriva dalla linea, caricarlo intero su un camion è semplice.

La LO si sta quindi autodemolendo, entro il 12 marzo l'ultima locomotiva dovrà lasciare la linea per lasciare spazio ai lavori di ingegneria civile: nuove stazioni, allargamento dei tratti in trincea e loro copertura, sostituzione dei ponti, ... 

Appuntamento con il nuovo sistema simil-Météor nel 2008 quindi, in un certo senso la seconda metropolitana del mondo. Quasi...la linea m diventata, o diventerà, una vera metropolitana solo col tempo: nel 1877, anno di inaugurazione della prima funicolare, la zona servita era coltivata a vigne.

(Marco Gerosa)

 

notizie da ginevra

Bordeaux: Una « percentuale » sull'APS?

Brevissime

di Marco Gerosa

di sottostazione

 

Rabat scommette sul tram

Gli studi di fattibilità della nuova tranvia di Rabat sono pronti, ma l'accordo sul suo percorso definitivo non è ancora pienamente raggiunto. Tuttavia la città di Rabat spera, per la prima metà del 2006, di poter indire il bando di gara per la sua costruzione.

(sottostazione)

 
 

Trieste - Opicina

Con l'estate scorsa, la storica linea tranviaria Trieste - Opicina ha sospeso provvisoriamente il servizio. Sono così iniziati i lavori di ristrutturazione dell'impianto che comporteranno un lungo periodo di sospensione del servizio. Anche le vetture si faranno un bel lifting, mentre i caratteristici carri scudo saranno sostituiti da due spintori privi della cabina di guida. Da sottolineare come parte dell'investimento (4 milioni di euro sugli oltre 7 totali) arrivi dal progetto Stream naufragato prima ancora di salpare!
Tornando alle vetture, la loro revisione comporterà la dotazione per le stesse di un nuovo sistema di guida a chopper che consente un notevole risparmio di energia, già sperimentato sulla vettura numero 405, tornata in servizio recentemente dopo una sosta di circa dodici anni a causa di un grave incidente nel centro di Trieste con un pullman dell'azienda trasporti slovena di allora, la Slavnik Koper
.

(Fiorenzo Pampolini)

 
 

Secondo lotto a Sassari

Firmato il protocollo d’intesa per la realizzazione del secondo lotto della tramvia che un giorno collegherà in tempi da record Sassari e il suo hinterland, porto e aeroporto compresi. Il secondo lotto collegherà Sassari e Li Punti, lambirà i quartieri di Santa Maria di Pisa e di Latte Dolce. La spesa dovrebbe aggirarsi attorno ai 60 milioni di euro: 28 serviranno per collegare la stazione con Sant’Orsola, 32 per arrivare a Li Punti. Nella zona fra Predda Niedda e Li Punti sorgerà anche il deposito per il ricovero e la manutenzione delle carrozze. Ora si attende solo la pubblicazione del bando di gara.

(Simone Pallini)

 

Novità sul sito

Un tram per Genova

 

Torino in tram:

La storia dei tram fiorentini

 

Il tram del Sabato:

  • El ferrocarrillo y el tranvia de Sòller (Palma de Maiorca)

  • La motrice storica 116 dell'ATM di Torino (oggi GTT)

  • La tramvia ad aderenza mista Stresa - Mottarone

  • Il museo dei tram di Porto e le linee storiche (3^parte)

  • Il museo dei tram di Porto e le linee storiche (2^parte)

  • Il museo dei tram di Porto e le linee storiche (1^parte)

  • Napoli: quando i tram si chiamano desiderio

  • La tranvia da Sintra a Praia das Macas

 

ARCHIVIO:


numero 0

 

numero 1

 

È arrivato a Ginevra il primo megafilobus di serie, il 781 della serie 781-790. Un paio di suoi simili sono attualmente in prova presso la VBZ di Zurigo, sulla linea 31 (che coincidenza: l'unica

 

 

 

 

 

 

 

 

Il 781 in prova a Ginevra. Foto di Fabien Lisanin - legenevois.ch.

 lina tranviaria urbana della città che è stata chiusa...e che forse tornerà tram).

 

Proseguono anche, lentamente, i lavori di estensione della rete tranviaria. La nuova tratta di 1 km e mezzo fra Lancy Pont Rouge e Palettes sarà aperta a maggio, mentre sono cominciati due settimane fa i lavori per la lunga linea di 9 km Fra la stazione di Cornavin, Meyrin e il CERN. Anche se anche qui sarà usato il sistema a tappe, sembra che, una volta aperto il primo tronco, la parallela linea di bus sarà mantenuta. Infatti ci si è resi conto (ci voleva tanto...) che le rotture di carico ai passeggeri non piacciono. La trasformazione della linea di autobus 4 Cornavin-Plainpalais-Lancy Pont Rouge-Palettes-Voirets infatti è stata divisa in due fasi: Cornavin-Lancy Pont Rouge in dicembre 2004, Lancy Pont Rouge-Palettes in maggio 2006 (il tratto Palettes-Voirets, di solo 1 km, resterà autobus - ancora lamentele). Nel frattempo, trasbordo obbligatorio.

In realtà, il progetto originario prevedeva di inaugurare in dicembre 2004 la linea 17 (Eaux Vives-Plainpalais-Lancy Pont Rouge), lasciando la 4, e a maggio 2006 il tratto Lancy-Palettes con creazione della linea 15 e prolungamento della 17.

(Marco Gerosa)

I principali organi di informazione francesi annunciano l'inizio delle trattative tra Alstom ed  il consiglio della Comunità Urbana di Bordeaux (CUB), perchè quest'ultima ottenga un riconoscimento economico per la sperimentazione del sistema di alimentazione attraverso terza rotaia (APS). Si tratterebbe, in sostanza, di una commissione in denaro versata da Alstom alla CUB per ogni Km di terza rotaia venduto nel mondo.

L'idea si basa sul fatto che la città di Bordeaux, accettando  questa nuova soluzione tecnologica , abbia contribuito attivamente al suo perfezionamento, pagando spesso un prezzo molto elevato in termini di regolarità del servizio e di disagio per l'utenza.

Questa soluzione, pur non essendo prevista nel contratto di fornitura iniziale, incontra una certa  disponibilità da parte di Alstom, che riconosce alla città e alle maestranze dell'azienda di traporto pubblico, un ruolo importante nel perfezionamento del sistema. Secondo Philippe Mellier,  presidente di Alstom Transport, il sistema ha ormai raggiunto un elevato grado di affidabilità (99% di efficienza della terza rotaia, con prospettiva, entro il 2006, di arrivare al 99,8%), « tanto da interessare le città di Angers, Reims, Orléans, Parigi, Roma e Firenze ».

A Bordeaux, secondo i dati raccolti dalla CUB, il numero di utenti delle tre linee tranviarie è in continuo aumento (fino a 190.000 al giorno) confermando, nonostante i molti disagi causati dall'APS, il grande successo del Tram come soluzione di trasporto per l'area metropolitana.

 

(sottostazione)

Varsavia: un tram per non dimenticare

di sottostazione

Dalla sera di mercoledì 25  gennaio 2006e per tutta la giornata del 26 e 27 un tram  storico ha percorso le strade di Varsavia per ricordare l'olocausto. Per questa iniziativa si è fatto uso di una vettura storica appartenente al gruppo che, nei primi anni '40, prestava servizio attraverso  il popoloso quartiere ebraico. Sul duomo, invece del numero di linea, è stata apposta una stella di Davide, e sull'indicatore il capolinea di Muranow-Lezno, nel cuore del ghetto di Varsavia. Per tutto il periodo dell'iniziativa, la vettura, con il suo doloroso carico di memoria, ha percorso le strade frenetiche e colorate della Varsavia moderna, senza prendere passeggeri a bordo. Sono  stati dei conducenti volontari  a farla  circolare,  dopo aver terminato  il loro regolare orario di servizio. .L'unica fermata del suo percorso silenzioso è stata  Umschlagplatz, la piazza a partire dalla quale i nazisti, coadiuvati dai collaborazionisti polacchi, hanno instradato gli ebrei verso i campi di sterminio a partire dal 22 luglio 1942.

Questa iniziativa è stata promossa, in occasione della giornata della memoria, dalla compagnia dei trasporti pubblici di Varsavia e dalla fondazione polacco-americana « Shalom ».

 

(sottostazione)

AVVISO AI NAVIGANTI

di Gennaro Fiorentino

Non ne cercate la spiegazione sui dizionari medici o della lingua italiana. Non la trovereste. Purtroppo la medicina ufficiale non l’ha ancora considerata come patologia. Eppure la trammofilia esiste; ne sono certo per esserne io stesso affetto.

Questa singolare sindrome colpisce i soggetti di qualunque età, per lo più di sesso maschile. Non si manifesta in maniera univoca ma talvolta con sintomi che variano da persona a persona.

Il più delle volte il trammofilo si accorge di esserne affetto sentendo lo scampanellio di un tram o lo stridio delle sue ruote contro i binari. Allora gli viene il desiderio irrefrenabile di salirci sopra e di non discenderne più. Da quel momento incomincia a sognare di guidare tram attraverso lunghi viali alberati o di provvedere alla giratura di trolleys. Il tram che egli sogna è vetusto, con le due piattaforme e il trolley rigorosamente con asta e rotella. Tutte le altre vetture, quelle moderne, sono viste con un po’ di sufficienza somigliando più a treni che a tram.

In genere i sintomi si manifestano con la maggiore età, raramente in adolescenza ma quasi sempre i trammofili ne sono portatori sani sin dalla nascita.

Egli vorrebbe portarsi a casa una vettura in modo che, quando gli venga qualche crisi di astinenza, possa subito curarla salendovi a bordo. Poiché ciò è quasi sempre difficile da realizzarsi, vi supplisce con riproduzioni in scala ridotta che mette in mostra nelle camere di casa. Devo però notare che anche se in casi eccezionali, qualcuno effettivamente il tram se l’è portato a casa o perlomeno in giardino. 

Non c’è una vera e propria collocazione geografica: la sindrome è diffusa in ogni dove anche se in percentuale più rilevante spostandosi nell’Europa centrale. Il trammofilo, almeno una volta nella vita, si deve recare in terapia in città vivamente “trammizzate”. Vedi Vienna, Monaco di Baviera o Lisbona: o in visita ai locali musei del tram. In mancanza può andar anche bene una città italiana tipo Milano, Roma o Napoli. In tal caso la cura, assimilata a quella termale, può essere rimborsata dal SSN.

Una volta il malato consapevole se ne vergognava un poco, chiudendosi in isolamento o confessando solo ai suoi stretti familiari la propria patologia.

In epoca recente, grazie alla benefica funzione dei mass media, i soggetti che ne sono affetti, sono usciti allo scoperto, manifestandosi e sovente aggregandosi in associazioni. In questo modo l’omologazione ha contribuito a non farli sentire “diversi” e a fornirgli i mezzi per potersi curare.

Nella nostra epoca, dove trionfa l’informatica, Internet si è rivelato un eccellente mezzo per poter riunire i trammofili di qualunque latitudine. A tale proposito voglio segnalare la meritoria opera del giovane vicentino Nicola Matarrese che ha creato un bellissimo sito per poter coordinare globalmente i patiti del tram.

Questo sito corrisponde all’indirizzo poco originale ma proprio per questo efficace di: www.mondotram.it

Anche se nato solo alcuni anni fa, si è fatto subito apprezzare per tutti i servizi che fornisce nell’ambito della trammofilia. Si entra nella immancabile Home page dove ci si trova al cospetto di innumerevoli sezioni. Sono presenti le città d’Italia, la collezione delle cartoline antiche, variii video e poi una sezione speciale alla quale collaboro. Si chiama il “Tram del Sabato” e presenta quasi ogni settimana, un servizio corredato da foto in riferimento ad una curiosità dal “Mondo dei Tram”. Le uscite precedenti sono archiviate per cui, a volerle leggere tutte, veramente ci sarebbe da divertirsi.

Ma il fiore all’occhiello del sito è il Forum. Diviso in sottosezioni per città ed anche per argomenti, abbraccia in generale il mondo dei trasporti.

Tutti lo possono consultare e registrandosi, anche dire la propria. Il forum è tutt’altro che una conversazione arida. Infatti è corredato da foto e documenti a firma degli inguaribili trammofili d’Italia.

Lo consiglio a tutti i naviganti.

A proposito. Avevo saputo che in un segreto laboratorio svizzero si stava preparando il vaccino definitivo per curare la trammofilia. Ho corrotto tutti ed ho fatto distruggere le provette. Perché? Perché essere un trammofilo dichiarato “A me, me piace!” e non ne voglio guarire.

 

(Gennaro Fiorentino)

 

© 2006 www.mondotram.it di Nicola Matarrese - questo numero a cura di Simone Pallini
con la collaborazione di Augusto Cracco, Gennaro Fiorentino, Stefano Ginanneschi, Marco Gerosa, sottostazione, Fiorenzo Pampolini e Mauro Pellegrini.

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