
Per gli appassionati
di tram torinesi la data del 21 Dicembre 2005 resterà nella
memoria: quel giorno, infatti, con la firma dell’atto
notarile, è stata costituita l’ATTS - Associazione Torinese
Tram Storici.
Solo pochi mesi prima
un gruppo di amici sognava di poter restaurare alcune delle
vetture che hanno fatto parte della storia tranviaria
subalpina, temendo che tutto cio’ sarebbe rimasto solo un
sogno e nient’altro. Invece, grazie all’interessamento dell’Ing.
Cambursano e del Dr. Aliverti, dirigenti del GTT (Gruppo
Torinese Trasporti) e loro stessi appassionati di tram, il
sogno si è potuto concretizzare. Per la prima volta
un’Azienda di trasporto pubblico ha avviato una
collaborazione effettiva con dei semplici cittadini allo
scopo di restaurare vetture tranviarie storiche e realizzare
progetti ad esse correlati.
Infatti le finalità di
ATTS, i cui rapporti con GTT saranno disciplinati da
un’apposita convenzione, riguardano non solo il restauro e
la conservazione del materiale tranviario storico, ma anche
la promozione di attività e manifestazioni di vario tipo,
allo scopo di trasmettere alla cittadinanza il concetto di
salvaguardia delle vetture tranviarie in quanto facenti
parte del patrimonio storico-culturale della città.
A tal fine i progetti
da realizzare in futuro sono molteplici: dalla creazione di
un “Tram Festival”, da realizzare una volta l’anno, al
coinvolgimento delle scuole elementari e medie con il
progetto “In classe sul tram storico”, per giungere entro il
2011 alla nascita di una linea tranviaria gestita solamente
con vetture d’epoca, sullo stile della “Market Street Line”
di San Francisco. A tutto ciò si affiancheranno singoli
eventi culturali rivolti agli appassionati di tutta Italia,
e non solo. Molto importante sarà la collaborazione con enti
e associazioni similari nazionali ed estere. Tra l’altro, il
progetto “Cultura 2000” dell’Unione Europea prevede lo
stanziamento di fondi a favore di 3 partners che portino a
termine progetti comuni legati alla tradizione culturale,
inclusa quella dei trasporti pubblici.
Non mancheranno poi
interventi di “marketing”, con la realizzazione di gadgets e
di materiale informativo turistico a carattere tranviario.
Tornando ai progetti
di tipo prettamente conservativo, la prima vettura ad essere
restaurata sarà la ex-sabbiera T426, risalente al 1911, e
che sarà destinata all’esposizione statica, mentre la coeva
116, attualmente ferma, sarà sottoposta ad alcune modifiche
onde poter ottenere dall’USTIF l’autorizzazione a circolare
nuovamente. In seguito le “attenzioni” dei soci saranno
rivolte alla motrice 2592 risalente al 1932, e altre vetture
seguiranno, in modo da creare una piccola flotta di tram
storici.
In sostanza, le idee
sono tante e l’entusiasmo ha iniziato a contagiare numerosi
appassionati, tanto che a 2 mesi dalla nascita l’ATTS
conta già oltre 150 soci. C’è da dire che molti di essi sono
dipendenti, pensionati e dirigenti GTT (compresi i vertici
aziendali), a testimonianza del fatto che l’iniziativa ha
riscosso un notevole successo all’interno dell’Azienda.
continua...
(Mauro Pellegrini) |
Il 16 luglio è
avvenuta l’inaugurazione della prima tratta della
Metrocampania Nord-Est, ex Alifana bassa, da Piscinola a
Mugnano, tratta di 3,2 chilometri esercitata, per ora, con
servizio navetta da un solo treno con partenze ogni 15
minuti, per una percorrenza di circa 5 per coprire il
tracciato. Viene impiegato un treno della linea 1 di
Metronapoli, anche se, al momento, non c’è collegamento
fisico fra le due linee, che verranno unite da una rampa
solo successivamente. L’inaugurazione estiva rappresenta
comunque solo il primo passo: nel 2007 apriranno le altre
fermate della linea verso nord di Melito, Giugliano, Aversa
Ippodromo e Aversa Centro (e in una seconda fase si
procederà ancora verso Teverola e fino a Santa Maria Capua
Vetere); mentre nel 2008 si attiveranno le fermate verso sud
di Miano, Regina Margherita, Secondigliano, Capodichino/Di
Vittorio (e in una seconda fase fino all’aeroporto di
Capodichino, Poggioreale, il Centro direzionale e piazza
Garibaldi, ricongiungendosi con la linea 1).
Entro il 2010-12, infine, con il completamento della linea 1
e della linea di Metrocampania Nord-Est, si potrà disporre
di un’unica grande rete su ferro che unirà Napoli, i Comuni
a nord del capoluogo e il Casertano fino a Santa Maria Capua
Vetere.
Nel nodo di Piscinola, inoltre, si stanno costruendo anche
le rampe di raccordo per permettere ai treni dell’ex Alifana
di inserirsi direttamente (senza dunque necessità di
cambiare treno) nell’anello della linea 1, e di percorrerne
così tutte le fermate, cosa che avverrà intorno al 2010.
Per quanto riguarda la
linea 1 della metropolitana, è terminata la costruzione
della stazione Toledo (tratta Dante-Garibaldi), ed era stato
chiesto al Comune di mettere in funzione la nuova stazione
(che verrà collegata anche ai Quartieri Spagnoli) tramite un
servizio navetta, ma le autorità hanno preferito rinunciare
a quello che poteva sembrare uno spot in vista delle
prossime elezioni amministrative. La linea 2, invece, ha
fatto registrare con l’autunno il ritorno della gestione a
Trenitalia (la quale è uscita dal consorzio Metronapoli,
anche se si parla di una sua sostituzione con l’Ansaldo), e
dopo alcuni giorni di disagi il servizio è tornato regolare,
e si annunciano, anzi, riattazioni del materiale rotabile e
ulteriori miglioramenti nel servizio. Alcuni giorni fa, dopo
un rinvio dovuto all’incidente di Roccasecca, è stata
inaugurata la nuova linea ad alta velocità Roma-Napoli, il
cui esercizio è per ora gratuito e sta facendo registrare un
boom di prenotazioni. I treni (gli ETR 500 politensione, ma
possono viaggiare sulla linea anche le E 402B) corrono sulla
linea veloce per ora fino a Gricignano, per tornare sulla
linea lenta (la Roma-Napoli via Cassino, tempo totale 1 ora
e 27 circa), ma entro il 2008 sarà completata tutta la
linea, assieme alla stazione di Napoli Afragola (si viaggerà
fra i due capoluoghi in un’ora circa).
Passando ai tram,
nessuna nuova a proposito del ripristino della tratta Vittoria-Mergellina, anche se sulla stampa cittadina si è
presentato il programma di riqualificazione della zona del
Largo Sermoneta, a valle di via Posillipo e a pochi metri da
quello che sarà il prossimo capolinea occidentale (di antica
memoria, per avere “ospitato” per sessant’anni la linea 3
fino al 1964), con ampio riferimento al ritorno del tram
nella zona degli chalet del lungomare. Si vocifera, però,
l’inizio dei lavori per l’estate 2006, che durerebbero un
anno circa. Nel frattempo continua la consegna, che volge
quasi al termine, dei nuovi Sirio. Sono stati avvistati
all’interno del deposito San Giovanni i tram 1119 e 1120.
Ripreso, intanto, il restauro del tram tipo “Meridionale”
1029, dopo un’interruzione del lavoro a causa di una
presenza
di amianto all’interno della vettura. L’obiettivo è
di rimetterla in circolazione per la prossima primavera, e
si parla già di un’iniziativa congiunta con la
Circumvesuviana che farebbe uscire per l’occasione un
convoglio storico formato da locomotore e carrozze. Dopo
l’estate scorsa, invece, si è registrata la vendita (cosa
assolutamente inusuale per Napoli) di alcuni tram Peter Witt
che prenderanno la via della Bulgaria: si tratta delle
vetture 953, 988, 1038, 1039, 1040. Ancora poco chiaro il
destino della terza “meridionale” superstite, la 961: pare
che sia stata acquistata (?) da un appassionato romano, ma
le notizie sono poco chiare. Quello che è certo è che la
vettura non è più visibile sul piazzale d’uscita del
deposito San Giovanni.
continua...
(Augusto Cracco) |