La
visita del CLAMFER alla
di Rosario Saccone
Il
2005 è un anno ricco di ricorrenze importanti dal punto
di vista ferroviario: oltre a celebrare i 100 anni dalla nascita
delle FS ricorrono pure a Roma i 50 anni dall’ apertura
della linea B della metropolitana ed i 25 dall’ inaugurazione
della linea A.
Nell’ ambito delle manifestazioni per celebrare l’
evento la Me.tro. ha organizzato una serie di visite ai propri
impianti.
L’ azienda capitolina, che oltre alle due linee metropolitane
A e B, gestisce anche la Roma-Lido, la Roma-Pantano e la Roma-Viterbo,
tutte ereditate dalla scissione del ramo ferroviario dal Cotral,
si è dunque prodigata per far conoscere ai comuni cittadini
il lavoro e le tecnologie che dietro le quinte consentono
ogni giorno a milioni di utenti di viaggiare sulle due linee
della metropolitana in piena sicurezza.
Il CLAMFER, che oggi ha accresciuto la propria visibilità
grazie alla collaborazione di alcuni suoi soci su Mondotram,
è stato ufficialmente contattato dai dirigenti dell’
azienda romana ed invitato a partecipare alle visite che si
sarebbero tenute il 28 maggio scorso.
Purtroppo i ben noti problemi sulla linea Napoli-Roma dovuti
al disinnesco di un ordigno della II guerra mondiale rinvenuto
nei pressi della ferrovia a Formia non hanno permesso agli
appassionati napoletani di raggiungere la capitale nei tempi
convenuti per cui, grazie alla disponibilità della
Me.tro. è stato possibile rinviare la visita all’
11 giugno.
E così, in una magnifica giornata di sole dalla temperatura
gradevolissima, i partecipanti alla visita si sono messi in
viaggio alla volta dell’ Urbe.
Il treno è giunto puntualissimo alla stazione Termini
ed alcuni soci, che coltivano anche l’ interesse per
i trasporti su gomma, hanno volentieri rinunciato alla pausa
caffè per andare ad ammirare i nuovi filobus Solaris
Trollino da 18m impegnati sulla linea 90 Express che partono
da piazza dei Cinquecento in marcia autonoma a batterie per
raggiungere la via Nomentana dove è stato posato il
bifilare fino all’ altro capolinea di Largo Labia.
Riunitosi nuovamente il gruppo ha poi raggiunto, tramite la
linea B della metropolitana, l’ EUR presso il Palasport
dove era atteso dal sig. Fini, capotecnico dell’ azienda
nonché organizzatore e responsabile della visita.
Grazie ad un autobus dell’ ATAC si è quindi giunti
al deposito Me.tro. della Magliana dove vengono ricoverati
e riparati i convogli della linea B della metropolitana e
della ferrovia Roma-Lido che corre per un tratto in affiancamento
alla metropolitana.
Ad accogliere i visitatori è stato il sig. Di Vico
vice-capodeposito che, nella sala riunioni, ha presentato
brevemente l’ impianto cosiddetto di Magliana Nuova
e le attività che in esso si svolgono. Esiste pure
poco distante la vecchia officina di Magliana, costruita negli
anni ’40 a servizio della Roma-Lido, che non è
stato possibile visitare in quanto è attualmente in
fase di completa ristrutturazione ed ampliamento: a lavori
ultimati in essa sarà possibile svolgere la grande
manutenzione dei rotabili che precedentemente era demandata
alle officine delle FS.
Nell’ impianto che è stato oggetto della visita
si procede invece alla manutenzione corrente, programmata
e straordinaria: è opportuno sottolineare che si tratta
di uno dei maggiori centri europei per la manutenzione di
convogli metroferroviari.con un area di ben 20 ettari dotata
di 14 km di binari; recentemente ha anche ricevuto la Certificazione
del Sistema di Gestione Qualità norma ISO 9001-2000
relativamente all’ attività di manutenzione e
stazionamento del materiale rotabile nonché quella
del Sistema di Gestione per l’ Ambiente Norma ISO 14001.
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Si è quindi proceduto con la visita ai capannoni con
i classici binari dotati di fosse di visita, la macchina per
la tornitura delle ruote, la zona rialzo, la zona per la riparazione
dei carrelli, dei motori, degli impianti pneumatici, ecc.
Alle spalle del capannone principale sono pure accantonati
alcuni rotabili della dotazione originaria della ferrovia
Roma-Lido: si tratta di alcuni locomotori della serie 01-09
del 1922 con relative vetture che, grazie alla sensibilità
aziendale, si vorrebbe utilizzare per la realizzazione di
un treno storico ma la mancanza di risorse per il restauro
al momento impedisce di concretizzare una tale iniziativa.
Infine si è potuta vedere la stanza dei bottoni ovvero
l’ impianto ACEI che sovrintende, dall’ alto di
una torretta, a tutti i movimenti dei rotabili in deposito.
Terminata la visita alla Magliana ci si è spostati,
sempre in metro B e dopo aver consumato un veloce pasto presso
una tavola calda dell’ EUR, alla Garbatella dove sono
stati riuniti, in una palazzina realizzata nel 1990, tutti
gli impianti che comandano il traffico e l’ alimentazione
elettrica delle due linee della metropolitana e della Roma-Lido.
Anche qui, come illustrato dal sig. Tarquini, la sensibilità
dell’ azienda e delle maestranze ha consentito il recupero
di vario materiale storico prelevato dalle sottostazioni elettriche
in occasione dei lavori di ammodernamento degli impianti:
si tratta di vari apparati di misura e di distribuzione dell’
energia ma il pezzo forte è un gruppo di continuità
con motore diesel perfettamente restaurato.
Le apparecchiature che si trovano in una sottostazione elettrica
pur essendo concettualmente simili a quelle che tutti noi
utilizziamo nella vita quotidiana (interruttori, trasformatori,
raddrizzatori, ecc.) hanno soprattutto colpito i visitatori
per le loro dimensioni dal momento che le grandezze in gioco
sono notevoli: l’ ACEA infatti fornisce una tensione
di ben 20000V CA che deve essere trasformata in 1500V CC per
l’ alimentazione della linea aerea ed in 380/220V per
i servizi a media tensione. Non mancano ovviamente dispositivi
quali batterie tampone e gruppi di continuità che debbono
garantire l’ alimentazione elettrica di parti vitali
per la sicurezza della linea e dei viaggiatori anche in caso
di mancanza di energia.
Infine si è passati nella sala DCO della linea B dove
si può controllare l’ intera linea: l’
impianto è predisposto per funzionare in totale automatismo
comandando gli itinerari, l’ inversione dei treni, l’
apertura dei segnali, il di stanziamento dei convogli ecc.
Le irregolarità di esercizio che spesso si presentano
costringono però gli operatori a dover intervenire
manualmente: in particolare la linea A è quella a maggior
traffico e che più spesso crea problemi.
Lasciata la Gargatella i partecipanti alla visita hanno raggiunto
l’ ultima tappa della giornata romana ovvero il Parco-Museo
di Roma Ostiense situato appunto all’ interno di un’
area adiacente alla stazione di testa della Roma-Lido.
Qui si sono potuti ammirare i vari pezzi esposti, tutti di
gran pregio e importanza storica, ed in splendido stato di
conservazione per l’ opera dell’ azienda e dei
suoi dirigenti a partire dal direttore Curci che ne ha fortemente
voluto la realizzazione.
Dopo la foto di rito in compagnia del sig. Fini i soci CLAMFER
hanno ripreso la via di casa con piena soddisfazione per la
visita splendidamente organizzata dall’ azienda capitolina
cui va la gratitudine per la squisita ospitalità accordata
al gruppo partenopeo.
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