Mondo Tram

TORINO IN TRAM di Mauro P.

La serie 7000



La 7018 all'imbocco del ponte Regina Margherita
diretta in piazza Hermada
Si tratta delle prime motrici "moderne" che abbiano circolato a Torino.
Infatti, fino alla metà degli anni '80 in città facevano servizio solamente le classiche "arancioni" (ex-verdi) a una o due casse, e anche le 2800 della 2a serie, pur costruite in tempi recenti, riprendevano il design degli anni '60. Con le 7000 invece, si videro entrare in servizio dei tram nuovi di zecca, e tali si potevano considerare su base nazionale (nessun'altra città italiana in quel periodo introdusse nuove vetture sulla propria rete). Sono state anche le prime motrici bidirezionali a fare la loro comparsa e dunque dotate di porte su entrambi i lati.Le prime vetture di prova furono consegnate dalla FIAT Savigliano nel 1984.
Negli anni successivi fu completata la fornitura delle 50 unità (in piccola parte di costruzione Stanga), che entrarono ufficialmente in servizio nell'ottobre 1987, in occasione dei festeggiamenti per l'80° anniversario dell'ATM. Già durante il periodo di pre-esercizio suscitarono curiosità (e anche diffidenza) nei cittadini, non abituati a veder circolare dei veri e propri "jumbo-tram" lunghi quasi 30 metri. Non si può dire che abbiano avuto vita facile: tra lunghi periodi di sostituzione con autobus, deragliamenti, e polemiche politiche sono stati senza dubbio i veicoli tranviari più discussi nella lunga storia dell'Azienda. Inizialmente erano verniciati di bianco e arancione con strisce grigie, ma alcuni anni fa fu adottato il colore cittadino, grigio a bande gialle e blu.


La 7039 in partenza dal capolinea delle Vallette diretta in Piazza Hermada.
L'interno è spazioso e offre molti posti a sedere, mentre il percorso è scandito da un display luminoso e una voce che annuncia la fermata successiva. Le porte automatiche possono essere aperte dall'esterno mediante un pulsante, "novità" che nei primi tempi di esercizio creò non pochi problemi. Diverse persone videro i tram ripartire da sotto il naso non sapendo che stava a loro aprire le porte! Attualmente sono impiegate unicamente sulla linea 3, mentre fino a un paio d'anni fa svolgevano regolare servizio anche sulla 9, altra linea sacrificata sull'altare della Metro. Recentemente queste motrici sono tornate alla ribalta della cronaca a causa del loro abbandono. Infatti essendo ormai utilizzate su un'unica linea e non potendo affrontare altri percorsi a causa delle loro dimensioni, il loro numero risulta eccessivo e di conseguenza in numero consistente rimangono accantonate nei depositi. Non solo, con l'arrivo delle nuove motrici Cityway si è dovuto creare nuovo spazio e alcune di esse sono finite addirittura su binari abbandonati di fronte al deposito Tortona, diventando così rifugio di disperati e oggetto di attenzione da parte dei "writers" (graffitari). Tutto questo fin quando le proteste dei cittadini della zona hanno indotto il GTT a prendere provvedimenti. Si ignora al momento quale sarà il destino di questi veicoli, anche se il rischio di una demolizione di massa si fa sempre più reale, e sarebbe un peccato considerando che non hanno ancora 20 anni di anzianità. A loro si deve comunque il merito di aver inaugurato una nuova era del trasporto urbano di massa a Torino.
 
Questi mezzi sono impiegati sulle linee:
 

Linea 3 - Le Vallette - Piazza Hermada
Croce e delizia dell'amministrazione cittadina durante tutti gli anni '80, questa linea faceva parte di un progetto di rete di Metropolitana Leggera che non si è mai concretizzato. Collega la periferia nord-ovest della città con la Precollina, ad est, percorrendo quasi tutto il trafficatissimo corso Regina Margherita, e servendo il noto mercato di Porta Palazzo e i quartieri di recente immigrazione straniera. Per tale motivo è certamente una linea "multi-etnica", con i risvolti positivi e negativi che ciò comporta. Transita anche vicino agli ospedali Amedeo di Savoia e Gradenigo. Proprio per la sua storia tormentata, merita un capitolo a parte che tratterò prossimamente.
 

Linea 9 - Piazza Stampalia - Torino Esposizioni
Nata in occasione dei Mondiali di calcio del 1990 per collegare il nuovo Stadio delle Alpi al centro cittadino, percorreva per un lungo tratto l'elegante corso Vittorio Emanuele collegando quindi anche il nuovo Tribunale e la stazione di Porta Nuova, per poi costeggiare lo splendido Parco del Valentino fino al capolinea. Purtroppo il corso di cui sopra non è più transitabile dai tram a causa dei lavori per la linea 1 di Metropolitana, per cui la linea è esercitata con autobus snodati che non hanno certo lo stesso fascino dei cugini su rotaia. E' inoltre prevedibile che con l'entrata in servizio della sotterranea la linea sarà soppressa definitivamente.