Mondo Tram

TORINO IN TRAM di Mauro P.

Le curiosità

I nomi delle linee

A differenza di altre città, a Torino i tram (e + in generale i mezzi pubblici) si chiamano al maschile: "Andiamo a prendere il 15", "Sta arrivando il 4". Diversamente l'interlocutore sorriderà etichettandovi subito come forestieri!
 
Il trolley

Se si eccettuano le nuove motrici entrate in funzione negli anni '80, tutti gli altri mezzi in servizio sulla rete torinese (le serie 2800 e 3100/3200) per lungo tempo hanno utlizzato la presa di corrente ad asta e rotella. Memorabili le soste in mezzo alla strada, quando il conducente era costretto a scendere per risolvere i frequenti "scarrucolamenti"! Proprio per porre fine a questo problema si decise di adottare il più pratico pantografo. Durante l'estate del 1991 tutti i tram furono dotati del nuovo impianto. Certamente i problemi si sono ridotti, ma resta la nostalgia dei tempi passati!
 
La cassetta della posta

Tra gli anni '50 e '60 i tram in servizio sulle linee transitanti per Porta Nuova erano dotate di una cassetta postale vicino alla porta d'ingresso anteriore. In tal modo era possibile imbucare le lettere che sarebbero poi state consegnate all'ufficio postale della stazione per lo smistamento. Era un servizio molto apprezzato, che oggigiorno sarebbe impensabile (oltre che inutile, ormai)! Altri tempi!
 
I colori dei tram

Quando alcuni anni fa fu liberalizzata la colorazione delle vetture tranviarie (e non solo) inizialmente il comune di Torino pensava di reintrodurre la storica colorazione con 2 tonalità di verde. In seguito si preferì optare per il grigio a bande blu e gialle che rappresentano i colori della città. I tram della serie 7000 furono i primi ad adottare la nuova colorazione, seguiti gradualmente dalle 5000. Infine toccò agli autobus di nuova consegna. Invece, nel 1997, in occasione del 90° anniversario dell'Azienda, una motrice 7000 fu interamente dipinta con la frase "90 ANNI ATM" e l'immagine di un tram d'epoca e di uno moderno, a simboleggiare i progressi raggiunti. Alla fine degli anni '90 si decise, sul modello di varie città europee, di rendere i tram dei pannelli pubblicitari ambulanti, attraverso l'applicazione di pellicole che rivestono l'intera vettura e che vengono periodicamente rimosse o sostituite.
 
I depositi

In città esistono 4 depositi tranviari: Tortona, San Paolo, Nizza e Venaria. Ognuno ha una, per così dire, "specializzazione". Il primo ospita anche l'officina binari, dove vengono costruite le rotaie e gli scambi e a cui si rivolgono a volte anche le rimesse di altre città. Il San Paolo è invece specializzato negli interventi sulla linea aerea, e tutto ciò che concerne le cabine elettriche. Il deposito Nizza ospita il consorzio 5T (Tecnologie Telematiche per il Traffico e i Trasporti a Torino), un vero e proprio "cervellone" a cui affluiscono tutti i dati relativi alla posizione dei mezzi circolanti e che comanda i semafori e le paline "intelligenti". Infine il deposito di Venaria, che viene utilizzato x il rimessaggio delle motrici 7000, sebbene la maggior parte di esse risulti accantonata.
 
L'Aperitram

Si tratta dell'ultima iniziativa nata in città, alla faccia di chi vede Torino grigia e noiosa! Un aperitivo musicale in tram! Ogni venerdì alle 19.15 e alle 20.15 è possibile, su prenotazione, fare un giro sulla motrice 2595 degli anni '30 (per intenderci, quella che appare sulla copertina del calendario GTT, presente sul sito), e ascoltare così musica jazz tra un sorso di vino e stuzzichini vari. Il giro parte dalla Gran Madre e dura circa mezz'ora (si prevede già di prolungarlo, però).
Il prezzo di 15 Euro non è propriamente modico, ma per un viaggio su un tram d'epoca questo ed altro, no?
 
Il progetto '82 e la "griglia" di Rolando

Il 2 Maggio 1982 fu una giornata memorabile per i cittadini torinesi: quel giorno, infatti, entrò in vigore il nuovo sistema di trasporti cittadino, con l'attuazione del "Progetto '82". In parole semplici si basava sulla trasformazione da una rete di linee imperniate sul centro ad una più razionale "a griglia" che collegasse anche i quartieri periferici tra loro. Prese il nome dall'Assessore ai Trasporti di allora, Giuseppe Rolando.
L'idea in sé era assolutamente degna di lode. Purtroppo col passare del tempo questioni politiche e problemi tecnici impedirono la sua completa realizzazione e l'attuazione parziale ne compromise fortemente il successo. Per onor di cronaca c'è da dire che malgrado la massiccia campagna di informazione molti cittadini rimasero disorientati dal cambiamento, per non parlare di chi neanche lo sapeva e andando come ogni giorno alla fermata del tram si rese conto che non passava più da lì o aveva cambiato numero! Le proteste montarono tanto da indurre l'ATM ad apportare continue variazioni alla rete.
In pratica, il piano prevedeva la nascita di 5 linee di metropolitana leggera, che dovevano essere la struttura portante della rete, di 9 linee tranviarie (diventate poi 10), oltre a una trentina di linee su gomma. Purtroppo le ML vennero esercitate a lungo provvisoriamente con tram vecchio tipo o autobus, finché nel 1985 si decise che il 2 e il 5 sarebbero rimasti autobus. Lo stesso avvenne con le linee tranviarie 14,17 e relativi sbarrati. In tal modo la linea 3 fu l'unica ad essere realizzata, e ora il 4 sta per affiancarsi ad essa come tranvia protetta e asse portante della rete. Per quanto riguarda l'1, si sa che sta lasciando il posto ad una vera metropolitana.
Ecco in sintesi quali trasformazioni portò sulla rete tranviaria il Progetto '82:
Nuove
Linee
Linee tram
soppresse
Note
1 6 -15 Gestione provv. tram/ora autobus
2 Trasformata in autobus
3 2 Gestione iniz. mista tram/autobus
4 3 - 8 - 10 Esistente
5 Trasformata in autobus
10 9 Parzialmente invariata/esistente
12 9 - 19 Introdotta success. e ora soppressa
13 2 - 4 Esistente
14 - 14/ 19 Trasformate in autobus
15 3 - 5 - 7 Esistente
16 Esistente/Spostato capolinea circolare
17 - 17/ Trasformate in autobus
18 1 - 8 Esistente

 
Via Garibaldi

Un tempo Via Garibaldi, una delle principali arterie del centro, era attraversata da ben 3 linee tranviarie: il 3, il 4 e il 6. All'incrocio con Via XX Settembre (si trattava di due strade molto trafficate e altrettanto strette) il 3 e il 6 dovevano svoltare, non senza problemi. La dimensione ridotta della carreggiata obbligava i tram (allora le care vecchie vetture verdi) ad impegnare per un breve tratto il binario in direzione opposta. Nelle ore di punta non mancavano i vigili per agevolare la manovra! Purtroppo questa situazione fu causa di numerosi incidenti, e nel 1978 si decise di abolire il transito dei veicoli in Via Garibaldi. Se non altro Torino ebbe la strada pedonale più lunga d'Europa (almeno allora), ben 1100 metri! Il provvedimento inizialmente scatenò l'ira dei commercianti, che temevano il crollo dei loro affari. L'esperienza ha dimostrato il contrario: ancora oggi Via Garibaldi è una delle strade preferite dai torinesi per passeggiare e...acquistare!
 
Un negozio

In una città che ha (quasi) sempre difeso il tram non poteva mancare un negozio ad esso ispirato. E' in via XX Settembre e vende calzature per signora. Dentro si trova il muso di una vecchia 2500 oltre a un modellino di tram. Le sedie sono ovviamente...sedili tranviari! Purtroppo non è stato possibile effetture fotografie all'interno, né saperne di più sulla storia di questo curioso negozio, per mancanza di autorizzazione da parte della titolare.