Mondo Tram

TORINO IN TRAM di Mauro P.

Una telenovela Torinese: la linea 3



La vettura 7039 al capolinea delle Vallette
La storia di questa sfortunata linea a lungo definita beffardamente "Metropolitana leggera", quasi per dare ai torinesi l'illusione di avere un mezzo di trasporto futuribile, ha inizio nei primi anni'80. In quel periodo l'ATM in accordo con l'amministrazione civica progettò la trasformazione radicale del sistema di trasporti cittadino, attuando la tristemente famosa "Griglia di Rolando" (vedere in proposito la rubrica LE CURIOSITA'). Nell'ambito di quel sistema nacque anche il progetto della linea 3, che si sviluppò in tre tappe. La linea, che doveva collegare (e collega tuttora) il quartiere periferico delle Vallette posto ad ovest della città con piazza Hermada (zona Oltrepo) ad est, fu interessata dai lavori inizialmente nel tratto Le Vallette-Corso Svizzera, inaugurato il 12 Giugno 1982. In principio venivano utilizzate motrici della serie 2800 nell'attesa che venissero consegnate le nuove vetture della FIAT Savigliano serie 7000. Sin da allora ebbero inizio le contestazioni, perché l'armamento della linea di tipo ferroviario creava una vera e propria trincea in Viale dei Mughetti e Corso Toscana, tagliando così il quartiere in due. Per tale motivo furono ideati alcuni sovrappassi pedonali per agevolare gli abitanti della zona. Purtroppo tali strutture, essendo costituite da sole scale, rendevano l'attraversamento arduo, se non impossibile, agli anziani e ai disabili.
La seconda fase di lavori si protrasse per alcuni anni e interessò il tratto di Corso Regina Margherita tra Corso Svizzera e il Po, causando inevitabilmente forti disagi al traffico e la protesta delle associazioni ambientaliste che temevano l'abbattimento di numerosi platani lungo il corso medesimo. Nel frattempo la FIAT Savigliano cominciò la consegna delle nuove motrici, e dunque ebbe inizio il periodo di collaudo. Le vetture circolavano soprattutto in Corso Regio Parco, dove disponevano di un tratto di binario non più in uso, e ovviamente nel tratto di linea già pronto. Infatti questi tram, a causa delle loro dimensioni, non potevano impegnare i percorsi delle altre linee, né tantomeno entrare in servizio sulle stesse.


Il capolinea tronco di Piazza Hermada con le vetture 7030 e 7039
Rimessati al deposito Tortona, per raggiungere Corso Svizzera dovevano percorrere Corso Regina su un solo binario (infatti i lavori impegnavano alternativamente quello nord o quello sud) e di conseguenza o in ingresso o in uscita dal deposito circolavano contromano. Si decise inizialmente di effettuare tali trasferimenti nelle ore notturne con il traino da parte di motrici di servizio, e poi, vista la scomodità delle operazioni si ritenne di far stazionare alcuni mezzi direttamente in Corso Svizzera, i quali nottetempo venivano sorvegliati addirittura da guardie giurate! L'inaugurazione ufficiale avvenne il 26 Ottobre 1987, presenti le autorità cittadine e aziendali. Il percorso inaugurale avvenne sulla motrice 7023, non senza difficoltà. Le contestazioni delle più svariate associazioni (commercianti, ambientalisti, comitati di quartiere e partiti politici) caratterizzarono il viaggio, che comunque giunse al termine senza incidenti. Il capolinea est era attestato provvisoriamente in Corso Tortona, nell'attesa che i lavori sul Ponte Regina Margherita e in Corso Gabetti terminassero. A Febbraio 1989, finalmente, il nuovo capolinea di Piazza Hermada vide l'arrivo delle 7000.
Purtroppo anche in quell'occasione non mancarono gli imprevisti. Da tempo i mezzi di informazione e la superstizione popolare avevano posto dubbi sulla solidità del ponte e il timore che lo stesso potesse non reggere al passaggio dei jumbo-tram indusse le autorità a scendere prima e la vettura attraversò il fiume con il solo conducente.
Si vide poi che i timori erano del tutto ingiustificati perché a distanza di 15 anni le vetture del 3 attraversano quotidianamente quel tratto senza problemi. Oltre ai vari inconvenienti durante la costruzione della linea, il 3 dovette scontare la revisione continua del "Progetto '82". Se inizialmente era previsto il suo inserimento in una rete di trasporti di un certo tipo, con il passare degli anni lo scenario cambiò progressivamente, tanto che il tracciato della linea svincolata dal contesto originario non aveva più molto senso. Si diceva che il 3 "non arriva da nessuna parte e non va in nessun posto". Non solo. Inizialmente era prevista la dotazione di semafori "intelligenti" che dovevano dare precedenza al tram negli incroci più problematici, ma non se ne vide traccia. Le motrici della "Metropolitana leggera" (che nel frattempo l'ATM ribattezzò saggiamente "Tranvia protetta") divennero oggetto di derisione, infatti non solo non andavano più veloci delle linee ordinarie, anzi.


La 7039 in partenza dal capolinea delle Vallette diretta in Piazza Hermada.
Nella zona congestionata di Porta Palazzo le povere 7000 erano costrette ad accodarsi alle vetture di altre linee, tranviarie e non, oltre a doversi destreggiare tra i carretti del mercato! Questo perché il tratto in sotterranea inizialmente previsto non fu mai realizzato. Adesso sottoterra ci vanno le auto e questo ha contribuito a decongestionare un po' Piazza Repubblica, con indubbi benefici anche per i tram.
Nel 1990, intanto, fu attivata la diramazione da Corso Toscana al nuovo Stadio delle Alpi, e alcune corse speciali del 3 affiancavano il 9 per il trasporto dei tifosi in occasione delle partite di calcio. In seguito questa funzione venne meno con la creazione dell'apposita linea 9/ per lo stadio (ora automobilistica). Negli ultimi anni si è iniziato a parlare di un possibile prolungamento del 3 alla Reggia di Venaria, attualmente in restauro e grande attrazione turistica del futuro prossimo. Ciò contribuirebbe al suo rilancio e ad una migliore frequentazione, visto che allo scenario non roseo in questi ultimi anni si è aggiunto il problema dello spaccio di stupefacenti a bordo dei tram nelle ore serali, il che contribuisce a peggiorare la nomea di questa linea, evidentemente non nata sotto una buona stella.


La diramazione che da Corso Toscana conduce allo stadio lungo Corso Molise.
Al fondo i binari scendono nel sottopasso che attualmente è utilizzato come rimessa tranviaria.


L'anello del capolinea delle Vallette


La trincea e la passerella pedonale in Viale dei Mughetti


Una fermata tipo della linea 3:
Corso Toscana angolo Via Sansovino