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Tramme tarandine
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TRAM TARANTINO
Mi passi, piano piano, davanti agli occhi
quando ti penso, tram tarantino
che da "Solito" andavi a Taranto Vecchia,
facendo la "passeggiata" a via D'Aquino.
Quanto erano belli, quei tempi tuoi!...
Anche per me, che andavo elemosinando
una pagnotta e un racimolo d'uva
e che scalzo andavo camminando!
Hai visto, procedendo piano piano,
giornate, quando peggio di oggigiorno,
per guadagnarsi un tozzo di pane,
dovevi accendere un cero a Dio.
Di questi due mari hai conosciuto la leggenda,
che il coltivatore di cozze ha scritto con la sua arte...
La droga erano i giochi della strada,
e la notte la serenata alle fanciulle.
Quanti ricordi, tram tarantino,
stanno nell'anima di chi è ormai vecchio!...
In questo cuore mio c'è una gran pena,
di lacrime traboccano questi occhi.
Perché con te è scomparsa Taranto mia,
che pur nelle miserie di una guerra,
per me che sono cresciuto nella strada,
era la Città più bella di questo Mondo.
Vienimi in sogno, tram tarantino...
Portami da "Solito" alla Città Vecchia...
Fammi sentire ragazzo domattina,
con Taranto di un tempo nei miei occhi!
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Questa bellissima poesia di Pasquale Lanzo ci è stata gentilmente inviata e tradotta
dal nostro amico Lorenzo.
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