UN TRAM PER GENOVA

 

INTRODUZIONE

Nel secondo dopoguerra, buona parte delle reti tranviarie in Italia, in Europa e nel mondo intero, vengono sostituite con filobus e autobus. Le locali Aziende di trasporto pubblico, di concerto con le Amministrazioni Comunali, ritengono, così facendo, di poter migliorare la circolazione stradale che, con la graduale ma costante crescita della motorizzazione individuale, si va facendo sempre più caotica.

In quel periodo, la parola “ecologia” era ancora sconosciuta, per cui, secondo la convinzione generale dell’epoca, eliminando i tram e le loro rotaie, la situazione sarebbe migliorata, consentendo uno scorrimento più veloce a tutto il traffico pubblico e privato.

Di fatto, si venne a creare quasi dappertutto, una pericolosa commistione tra le due modalità di trasporto, con autobus che procedono a rilento tra auto in coda o in sosta selvaggia in doppia o tripla fila, e che contribuiscono peraltro ad ammorbare l’aria nelle nostre città che si sta facendo sempre più irrespirabile.

Gli studiosi cercano soluzioni al problema, e la soluzione teorizzata è sempre la stessa: potenziamento del trasporto pubblico, possibilmente pulito.

Ed ecco allora che, nei progetti di molte città, torna a risuonare una magica parola di quattro lettere, “TRAM”, riportando di attualità un mezzo che, per molti, era ormai stato consegnato agli archivi.

Negli anni Ottanta, i primi progetti diventano realtà, e da allora moltissime reti tranviarie sono state ripristinate soprattutto in Paesi che avevano eliminato il tram quasi dappertutto, come Stati Uniti, Francia e Spagna. Anche in Grecia, grazie ai finanziamenti per le ultime Olimpiadi, sono state istituite 3 linee tranviarie nella capitale Atene.

 

San Diego (USA)

Grenoble (Francia)

Barcellona (Spagna)

Lione (Francia)

Montpellier (Francia)

Atene (Grecia)

Un tram per Genova (Introduzione) 

In Italia, i progetti ci sono, ma le realizzazioni sono molto più lente. E se a Milano, Torino, Roma e Napoli, i mezzi su rotaia non hanno mai smesso di circolare, per ora soltanto a Messina è tornato il tram. A Firenze, sono partiti i lavori per una rete di 3 linee, altre reti in costruzione o progettate sono quelle di Sassari, Cagliari, Palermo, Bergamo e Verona.

Milano 

Torino  

 

Roma

Napoli        

Messina    

Firenze (in costruzione)

E a Genova? La “Superba” perse il tram nel 1966, e oggi, potrebbe essere sicuramente candidata al ritorno di questo mezzo in alcune strade della città. I tempi di costruzione (e i relativi costi) della metropolitana dovrebbero far riflettere se valga la pena continuare, ma comunque un’integrazione tra i due mezzi potrebbe portare alla scomparsa quasi totale degli autobus in centro, dove, secondo questo studio, si viaggerebbe solo in tram o in metrò (e in filobus, nella zona a mare).

Genova, dall’ ultimo tram del 1966 … … al primo nuovo tram del futuro
 

Ma perché il tram? Nelle pagine seguenti, sette buoni motivi per tornare al futuro con fili e rotaie.

 

Un tram per Genova

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