MONDO TRAM

Fiorenzo Pampolini

 
 
IL RITORNO
DEL TRAM
IN FRANCIA
 
     

 

Genova, febbraio 2005

 

IL RITORNO DEL TRAM IN FRANCIA

Nel secondo dopoguerra, anche la Francia come l’Italia accolse la tendenza ad eliminare i tram dalle sue città, ritenendo che i vincoli del mezzo tranviario costituissero un ostacolo al normale scorrimento del traffico. Dappertutto, dunque, i mezzi elettrici sono sostituiti con autobus.
Ma con il passare del tempo, ci si accorge che la situazione del traffico nelle grandi città è sempre più difficile, i problemi di spazio si sommano a quelli dell’inquinamento, e si comincia a guardare con invidia a stati confinanti come la Germania, la Svizzera, il Belgio o l’Olanda, dove i tram non sono mai stati eliminati. Ecco allora la riscoperta di un mezzo che, nella sua versione più moderna, può aiutare a risolvere i problemi di mobilità nelle città di media grandezza, in quanto all’assenza assoluta di emissioni inquinanti, aggiunge anche una grande capacità di trasporto. Il vecchio tram, piccolo, rumoroso e sferragliante ha ormai ceduto il posto a vetture moderne articolate, lunghe dai 30 ai 45 metri, che sfrecciano silenziose per le nostre città. Il pavimento è ribassato, facilitando così anche l’accesso alle persone anziane e disabili.
Soltanto tre città avevano mantenuto pochi chilometri di tranvie sulle proprie strade, e sono Lille, Marsiglia e Saint Etienne.
Ebbene, dal 1985 ad oggi, sono ben 16 le città della Francia che scelgono di ritornare al tram, anche se nel caso di Caen e di Nancy, si sceglierà una modalità leggermente diversa, adottando il tram su gomma. 14 sono le reti oggi funzionanti (comprese le 3 che il tram non lo avevano mai eliminato), mentre altre 5 sono in costruzione o in avanzata fase di progettazione.
Così, mentre i tecnici delle Aziende di trasporto di Lille, Marsiglia e Saint Etienne pensano all’ammodernamento del proprio parco veicoli, altrove si inizia a pensare, a progettare e finalmente a realizzare nuove reti tranviarie.
Ovviamente, non è stato facile ripartire, l’opinione pubblica francese aveva un ricordo del tram come di un mezzo antico, superato, che richiamava tempi duri, la guerra, la fame, la miseria …E poi, la costruzione fisica delle nuove linee, cantieri aperti ovunque, strade chiuse per permettere la posa delle rotaie …
Occorreva che qualcuno riuscisse ad essere il pioniere della nuova operazione rotaie in Francia, e i primi a partire, superando opposizioni e difficoltà di vario genere, furono gli amministratori della città di Nantes, sull’oceano Atlantico. Subito dopo anche Grenoble tradusse il progetto in realtà, e il grande successo del tram in queste due città spianò la strada alle altre reti francesi.


Reti sopravvissute negli anni Ottanta

LILLE - 2 linee
MARSIGLIA - 1 linea
SAINT ETIENNE - 1 linea


Le nuove reti
(in ordine di apertura)

NANTES - 7 gennaio 1985
GRENOBLE - 5 settembre 1987
PARIGI - 6 luglio 1992
STRASBURGO - 26 novembre 1994
ROUEN - 17 dicembre 1994
MONTPELLIER - 1 luglio 2000
ORLEANS - 20 novembre 2000
LIONE - 2 gennaio 2001
BORDEAUX - 21 dicembre 2003


I “tram su gomma”

NANCY - 2001
CAEN - 2002

Le reti di prossima apertura

MULHOUSE - 2005
TOULON - 2006
VALENCIENNES - 2006
LE MANS - 2007
NIZZA - 2007

 


 

IL RITORNO DEL TRAM IN FRANCIA


LE RETI SOPRAVVISSUTE

Soltanto in 3 città il tram riuscì a superare il periodo delle soppressioni delle altre reti e a giungere così fino ai giorni nostri. Si tratta di Lille, Marsiglia e Saint Etienne.

 


LILLE
Aperte nel 1909, le linee R per Roubaix (nota per la famosa corsa ciclistica) e T per Tourcoing sono sopravvissute grazie anche all’acquisto di materiale di seconda mano. Soprannominato dagli abitanti “le Mongy”, il tram di Lille è stato completamente rimodernato negli anni Novanta, ed ora le due linee sono gestite con moderni tram costruiti dalla Breda.

 

MARSIGLIA
L’unica linea di Marsiglia sopravvissuta alle soppressioni del secondo dopoguerra è il mitico “68”, che deve la sua salvezza alla parte terminale del suo percorso lato centro, in quanto lo stesso è in galleria con capolinea adiacente a quello di una stazione della metropolitana.
Attualmente, la Communauté Urbaine di Marsiglia ha in programma un vasto potenziamento della rete tranviaria con nuove linee e nuove vetture, ma il progetto è frenato dalla scarsa disponibilità finanziaria.

 

SAINT ETIENNE
Il “4” di Saint Etienne deve invece la sua sopravvivenza al fatto di costituire una vera e propria spina dorsale della città, attraversata da Nord a Sud sulla Grand Route. Anche qui, le bellissime vetture serie PCC hanno ceduto il posto a nuovi e moderni tram, mentre sono previsti prolungamenti e diramazioni anche per raggiungere la stazione ferroviaria.

 


IL RITORNO DEL TRAM IN FRANCIA

LE NUOVE RETI
(in ordine di apertura)

 

NANTES
(Apertura 7 gennaio 1985)

Situazione attuale
3 linee (1, 2 e 3)
69 vetture

Nantes è dunque la prima città francese che torna al tram.
Subito i cittadini si accorgono dell’ottima scelta effettuata dai loro coraggiosi amministratori, e dopo un paio di anni di disagi per i cantieri sulle strade, ora prendono confidenza con il nuovo mezzo. Ed è subito un grande successo. Il traffico privato diminuisce, l’inquinamento pure, lo standard qualitativo del nuovo servizio non ha confronto con quello precedentemente offerto dagli autobus. Forti di questo esito, positivo oltre ogni previsione, si progettano nuove linee e prolungamenti di quelle esistenti. Oggi a Nantes, ci sono 3 linee
di tram, tutte transitanti per il centro.

 

 

GRENOBLE
(Apertura 5 settembre 1987)

Situazione attuale
2 linee (A di 13 km e B di 7,9 km)
53 vetture

Futuro
Nel 2005, prolungamento linea B
Nel 2006, prevista nuova linea di 13,5 km
Acquisizione di 45 nuove vetture

Particolare successo per i veicoli di Grenoble, tanto che le città di Parigi e di Rouen che all’epoca stanno progettando nuove linee, utilizzeranno lo stesso modello.
Anche a Grenoble, il tram porta con sé una riqualificazione del territorio attraversato, il centro viene pedonalizzato. Le due linee viaggiano in comune dalla stazione al centro, offrendo così un servizio puntuale, veloce e frequente (transiti feriali nel tratto comune ogni 2 minuti).

 

 

PARIGI
(Apertura 6 luglio 1992)

Situazione attuale
2 linee (T1 di 12 km e T2 di 11 km)
48 vetture

Futuro
Nuova linea T3 in costruzione
Acquisizione nuove vetture

Nel caso di Parigi, dove la maggior parte dei collegamenti tra centro e periferia avviene tramite una estesa e capillare rete metropolitana, il ritorno del tram ha consentito di migliorare notevolmente alcune relazioni periferiche. Si tratta di due linee di gronda, la T1 a nord e la T2 a ovest. La T2 riutilizza la sede di una preesistente ferrovia. Il successo anche qui supera le più ottimistiche previsioni, tanto che recentemente tutte le fermate della linea T2 sono state modificate per consentire il transito simultaneo di due tram accoppiati in trazione multipla.

 

 

STRASBURGO
(Apertura 26 novembre 1994)

Situazione attuale
4 linee (A, B, C e D, quest’ultima sussidiaria della linea A)
53 vetture

Futuro

Nel 2006 apertura linea E e prolungamenti B, C e D
Acquisizione di 41 vetture (con opzione per altre 6)

Nella bellissima città sede del Parlamento Europeo, il ritorno del tram è stato un’apoteosi. I veicoli scelti, chiamati Eurotram, si distinsero subito per l’aspetto ancora più moderno, quasi spaziale, rispetto ai TFS di Grenoble e Rouen. Gli interventi di riqualificazione della città, legati alla reintroduzione delle rotaie, hanno ridisegnato le strade del centro e della periferia, nella piazza centrale della città, dove prima passavano 50.000 automobili al giorno, ora passano soltanto i tram. Qui, le linee A e D intersecano le linee B e C, e il tram ha priorità assoluta anche sui pedoni.
Il tram a Strasburgo fu una sfida per il Sindaco, una donna, che andò avanti sul progetto, convinta della sua validità e incurante delle forti opposizioni che arrivavano da ogni parte. La sua tenacia ebbe ragione di tutti i suoi oppositori, e, a lavori ultimati, tutti riconobbero l’intuizione geniale rieleggendo per un altro mandato il Sindaco che aveva creduto nel tram.

 

 

ROUEN
(Apertura 17 dicembre 1994)

Situazione attuale
2 linee (1 di 8,4 km e 2 di 5,6 km)
28 vetture

Lo hanno chiamato curiosamente “Metrobus” il tram di Rouen, in quanto nella zona centrale della città viaggia in tunnel sotterraneo per poco più di 2 km, ma i veicoli sono del tipo TFS (Tram Francese Standard) uguali a quelli di Grenoble e di Parigi, e tutta la parte periferica è una linea tranviaria di superficie con attraversamenti a raso.
Forse proprio per il suo inabissamento in centro, il suo successo non ha superato le aspettative come nelle altre città, anche se ha contribuito come altrove a ridurre il traffico e l’inquinamento.

 

 

MONTPELLIER
(Apertura 1 luglio 2000)

Situazione attuale
Una linea di 15,2 km
30 vetture

Futuro

Nel 2006 apertura seconda linea di 19 km
Acquisizione 24 vetture
Progetto terza linea

Anche a Montpellier, la scelta del tram è subito premiata. In questa bellissima città, sede universitaria, “le tramway des hirondelles” è preso d’assalto, nessuno avrebbe mai pensato di arrivare a 110.000 passeggeri trasportati al giorno, tanto che si procede ben presto ad un allungamento delle vetture alle quali vengono inserite due semicasse centrali, portandone la lunghezza da 30 a 40 metri.
Le corse si susseguono per tutta la giornata con una frequenza di 5 minuti (fatto inusuale per una città di appena 200.000 abitanti), e l’inserimento nel centro della città è un elemento di riqualificazione e di arricchimento della zona. Una curiosità: in place de la Comedie, centro città, la sede tranviaria divide i tavoli all’aperto dall’interno dei ristoranti, per cui i camerieri attraversano continuamente i binari per servire i clienti!

 

 

ORLEANS
(Apertura 20 novembre 2000)

Situazione attuale
Una linea di km 17,8
22 vetture

Futuro
Seconda linea in progetto


Nella città di Giovanna d’Arco, il tram arriva nel novembre del 2000. La nuova linea consente l’attraversamento in sede propria del ponte sulla Loira, dove si registravano frequenti ingorghi di traffico privato.
L’intero percorso, con attraversamento del centro, è coperto in meno di un’ora, con una velocità commerciale dunque superiore ai 18 km/orari, difficilmente ottenibile in una linea diametrale di superficie.
Il progetto della seconda linea potrebbe essere messo in discussione dalla nuova Amministrazione Comunale che sembra essere più orientata ad una soluzione “tram su gomma”, simile alle reti di Caen e Nancy, ignorando il fatto che qui si sono verificati però diversi problemi dovuti ad un sistema non ancora sufficientemente testato, e in definitiva, meno valido di quello di una tranvia classica.

 

 

LIONE
(Apertura 2 gennaio 2001)

Situazione attuale
2 linee (T1 di 8,5 km e T2 di 14,5 km)
45 vetture

Futuro
Prolungamenti linee T1 e T2
Nuova linea T3 nel 2006
Nuova linea T4 nel 2009
Acquisizione nuove vetture

Mancava solo il tram a Lione, seconda città della Francia. Qui infatti erano già presenti tutte le modalità di trasporto urbano (metropolitana, cremagliera, funicolari, autobus e filobus). Ed eccolo arrivare all’inizio del 2001 su due linee in partenza dalla stazione ferroviaria di Perrache. I cittadini di Lione familiarizzano subito con i nuovi tram tipo Citadis, ben visibili per la scelta del colore bianco e per un design particolare che li rende anche molto simpatici. Ma non è solo una questione di forma, i nuovi mezzi danno ottima prova di sé sulle strade di Lione, neppure la neve riesce a fermarli, durante una recente nevicata, il tram è stato l’unico mezzo in città a viaggiare regolarmente!

 

 

BORDEAUX
(Apertura 21 dicembre 2003)

Situazione attuale
3 linee (A, B e C)
40 vetture

Futuro
Prolungamenti entro il 2007 delle 3 linee
Acquisizione 30 nuove vetture

La nuova rete di Bordeaux, che nel 2007 passerà dagli attuali 24,5 km ai 43,3, ha una particolarità. Per ragioni estetiche, si è decisa una doppia alimentazione, tramite rete aerea in periferia, e tramite terza rotaia in centro. Questa innovazione ha dato luogo però a moltissimi problemi che si spera possano essere risolti, onde evitare che i tanti vantaggi del mezzo tranviario si perdano poi in una rotaia di troppo.
Particolarmente pesante è stato l’impatto dei lavori in città, in quanto si è preferito predisporre già tutte le strade del centro per le 3 linee previste, onde evitare di dover riaprire i cantieri in un secondo tempo.
Una curiosità: i tram di Bordeaux sono gli unici della nuova generazione con faro unico centrale.

 


IL RITORNO DEL TRAM IN FRANCIA

I TRAM SU GOMMA

 

 

CAEN E NANCY
(Apertura 2001/2002)

Nelle città di Caen e Nancy si è fatta una scelta meno drastica, relativamente meno costosa, ma dai benefici più limitati e soprattutto con prestazioni di gran lunga inferiori al mezzo tranviario classico, anche perché, trattandosi di un sistema innovativo, ha dato diversi problemi di funzionamento.
A Nancy, l’accezione tram può essere riconosciuta soltanto all’aspetto del veicolo, articolato a 3 casse, ma già il fatto che prende corrente tramite due normali aste filoviarie e che viaggi solo in parte su sede dedicata, lo rende più assimilabile ad un filobus a via parzialmente guidata.
Leggermente diverso è il discorso di Caen, dove le due linee di “tram su gomma” sono gestite con materiale molto assimilabile al veicolo tranviario, la presa di corrente è a pantografo, e il percorso avviene esclusivamente su via guidata.
Va sottolineato infine che, in entrambi i casi, questa soluzione non ha avuto, neppure in minima parte, il successo riscontrato dall’introduzione di tranvie classiche, ancorchè nella loro forma più moderna sia dal punto di vista estetico che funzionale. Se a Strasburgo o a Montpellier, il tram si è preso la sua rivincita riuscendo a far innamorare di sé anche i cittadini più scettici di fronte al progetto delle nuove linee, a Nancy e a Caen, ai disagi per la realizzazione degli impianti, si sono sommati quelli del funzionamento iniziale non molto brillante.

 

 


IL RITORNO DEL TRAM IN FRANCIA

 

NUOVE RETI IN COSTRUZIONE
(Aperture previste 2005-2006-2007)

Per tutte le linee di prossima apertura, è previsto l’impiego di veicoli tranviari su rotaia e con alimentazione da rete aerea. Solo nel caso di Nizza, è previsto un breve tratto in centro senza fili sospesi, qui i tram si muoveranno in marcia autonoma tramite accumulatori a batteria.

 

 

MULHOUSE
(Apertura prevista 2005)
Due linee a X, lunghezza 12 km
Previsti prolungamenti tra il 2007 e il 2010


TOLONE
(Apertura prevista 2006)
Linea diametrale di 17,7 km e 37 fermate


VALENCIENNES
(Apertura prevista 2006)
Linea diametrale di 10 km e 19 fermate gestita con un parco di 17 vetture


LE MANS
(Apertura prevista 2007)
Linea diametrale Nord-Sud di 15 km
Il progetto iniziale di “tram su gomma” è stato poi modificato in tranvia classica
Già ordinate 23 vetture


NIZZA
(Apertura prevista 2007)
Prima linea Nord-Sud (8,7 km) in servizio all’inizio del 2007 con 20 vetture
Seconda linea Est-Ovest (16 km) e prolungamenti della prima nel 2010
Terza linea (6 km) nel 2015

 


 

BIBLIOGRAFIA

www.mondotram.it

www.tramateurs.free.fr

www.trans-com.net

www.railfaneurope.net

www.amtuir.org

(Foto dai siti sopracitati)


© Fiorenzo Pampolini